Al cinema Io e Lei di Maria Sole Tognazzi

io e lei mpn“Ma dove lo trovi un uomo che ti porta il caffè a letto? E che dopo anni di matrimonio sappia anche ascoltare e comprendere?”. Allora può accadere che una coppia scoppi. Che lui per ritrovare l’eros finisca per mettersi con una ragazza più giovane e che lei si innamori di un’altra donna, una che le somiglia. E se invece fosse una coppia diversa ad andare avanti da anni, contro tutti ip regiudizi e l’ignoranza di chi non riesce a capire quante declinazioni può avere la parola amore? Ce lo raccontano Sabrina Ferrilli nei panni di Marina e Margherita Buy in quelli di Federica nel bel film diretto da Maria Sole Tognazzi “Io e lei“, uscito il primo ottobre.
La Tognazzi mette in scena qualche bacio e poi, con grande stile, i sentimenti e le paure. Anche se non è un film di denuncia, “questo può diventare un film politico”, spiega la regista. Ma com’è nata l’idea? “Ero tornata da Cannes e facendo zapping ho visto che in tv stavano trasmettendo Il Vizietto (film interpretato da suo padre Ugo) ed è lì che mi è venuta l’idea di girare una storia d’amore tra due donne. É uno dei primi film a raccontare l’omosessualità femminile, finora si è parlato di più dei problemi tra uomini gay”. Sabrina Ferrilli è decisa: “Mi sono sempre battuta per giuste cause e dico basta con le paure! Questa bella commedia sentimentale esce in un paese condannato al bigottismo e che lascia tutti per strada. Qui si dorme. Sono stata molto attenta a ciò che accade. Sono andata su internet con un nick name falso per cercare di capire il target sull’argomento. C’era un’ignoranza che commuoveva. Sono contenta di aver lavorato con la Buy, che ritengo la nostra migliore attrice. Siamo una bella coppia, io sono abbastanza psicotica, come lei. Un esempio? Nella borsa porto tutti i ti pi di medicinali e merendine che non mi servono. Lei mangia come una depravata dice di star male e non ha nulla, neanche un’aspirina”. Margherita Buy sorride, tra loro c’è un’amicizia sincera. E aggiunge: “Non sono mai stata lesbica ma ho costruito il personaggio cercando la verità. Questo film è una parola in più, del resto non siamo tutti uguali”. Ma passiamo alla storia: Federica e Marina vivono insieme da cinque anni, si amano e discutono come tutte le coppie. Accade che Marina, la più fragile tra le due, si ponga delle domande. Era ciò che volevo? E lei, chi è davvero? Gli uomini nel film ne fanno le spese. Facevano i machi e finiscono per dinventare dei noiosissimi mici. Per due come loro ci vuole di più.Gli anni passano ma la Buy è più affascinante di quando era l’icona di Verdone e la Ferrilli è sempre più intrigante. “Ci piace il vino che diventa buono dopo la stagionatura”, dice Sabrina, “è molto più accattivante”.

Redazione 

6 Ottobre 2015