Al MAXXI si entra con 3 euro in attesa dell’ Open Museum, Open City

maxxi-marcopolonewsFino al 19 ottobre il MAXXI (Museo delle Arti Contemporanee del XXI secolo) di Roma offre ai propri visitatori biglietti d’ingresso a 3 euro: una buona mossa e sicuramente in linea con la propria mission di valorizzazione dell’arte contemporanea.

L’iniziativa, infatti, è volta ad incoraggiare la popolazione locale a fare visita al museo, dove nelle prossime settimane sono previsti spettacoli, manifestazioni artistiche e proiezioni. Sabato 11 ottobre 2014, ad esempio, in occasione della decima edizione della Giornata del Contemporaneo, il MAXXI aprirà le porte al proprio pubblico gratuitamente, in quanto museo associato. Sono già in programma, per quel giorno, un concerto di musica live, un progetto speciale della biblioteca e del centro archivi, un workshop per le famiglie, due incontri e una festa sulla piazza del museo

Ma più di tutto la riduzione del biglietto vuole creare aspettativa per la mostra “Open Museum, Open City” che si terrà all’interno del museo dal 24 ottobre fino al 30 novembre 2014; la collezione permanente del museo sarà quasi interamente sostituita con i materiali e le sculture sonore della mostra “Open Museum, Open City”, che vuole coinvolgere il museo nella sua interezza.

Open Museum, Open City” offrirà ai visitatori l’esperienza unica di riflettere sui temi del contemporaneo attraverso il suono, così come la possibilità di ripensare la partecipazione del pubblico alla produzione artistica e architettonica. La città di Roma, con le sua complessità artistica e culturale, si pone non a caso come fulcro moderno della trasformazione urbana e degli esperimenti socio-culturali.

Le opere di artisti come Bill Fontana, Lee Mingway e Jean Baptiste Ganne trasformeranno il museo in un palco unico in cui dialogano voci diverse, un luogo in cui lo spazio vuoto si riempie di suoni, come quello dell’acqua che scorre sotto la città di Roma, le note frammentate di una canzone, i tipici rumori della città e molto altro ancora. Insomma, come recita il claim: “Il suono diventa la chiave d’interpretazione della realtà, un modo speciale per esplorarla, per creare un museo aperto, esempio condensato di una città aperta”.

La mostra si arricchirà di numerosi eventi collaterali, di musica, danza, teatro e cinema, oltre che narrazioni, letture, poesia ed incontri improvvisati stile “speaker’s corner”.
8 ottobre 2014

di Valeria Spinelli