Arte: a Palermo colloqui su interazione analogico e digitale

AnalogicocontroDigitale-marcopolonewsC’è interazione nell’arte e nella cultura tra analogico e digitale? Non è un quesito banale perchè le applicazioni sconfinano in molti campi editoria compresa, ossia nel trasferimento di conoscenza. A Palermo il legame e le problematiche di questa interconnessione sono al centro del colloquio internazionale “Il futuro dell’ arte e della cultura: analogico contro digitale”, ospitato ai Cantieri culturali della Zisa. In particolare, il tema trattato è l’interazione fra i media analogici e digitali e il modo in cui essi modellano l’arte, il design, l’editoria e il cinema ai giorni nostri.

Il colloquio è organizzato dal Comune di Palermo, in collaborazione con la casa editrice tedesca di arte e fotografia Steidl e con Università degli Studi di Palermo, Accademia delle Belle Arti, Goethe Institut, Teatro Massimo, Conservatorio di Musica “Vincenzo Bellini” e Istituto tedesco per i rapporti con i Paesi stranieri. Il primo appuntamento ha visto il saluto del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dell’Assessore alla Cultura Andrea Cusumano, dell’editore Gerhard Steidl, del Rettore Roberto Lagalla, del Sovrintendente del teatro “Massimo” Francesco Giambrone e di Daniele Ficola, Direttore del Conservatorio di musica “Vincenzo Bellini”. Ci sono poi stati gli interventi di Gerard Steidl, Ronald Grätz, della giornalista Constanze Reuscher corrispondente di “Die Welt” e, successivamente, la proiezione del film documentario “Come creare un libro con Steidl”. Nell’articolazione dei lavori sono in programma pure gli interventi anche di Robert Polidori, Gianni Mascolo e Giulio Einaudi.

Nell’ambito della manifestazione, inoltre, è stata inaugurata la mostra fotografica “Palermo Panorama” di Mauro D’Agati, visitabile fino al 13 aprile al padiglione “Zac”, all’ interno dei Cantieri culturali, e l’ anteprima della mostra “i Coralli” di Einaudi.

“La mostra”, come ha spiegato Mauro D’ Agati, “presenta 364 foto di Palermo che raccontano ben dodici storie diverse, con un inizio in analogico che risale ai primi anni novanta, per poi arrivare al digitale con le ultime storie”.

di Alberto Ercoli

19 Febbraio 2015