I consigli di fuoriporta: Poggio Bustone, Canterano e Parona Lomellina

fuoriporta_marcopolonews-copiaPer gli amanti della porchetta di tutto il Lazio e non solo, c’è una data da cerchiare in rosso: quella di domenica 2 ottobre. Poggio Bustone, il paese in provincia di Reti famoso per aver dato i natali al grande Lucio Battisti, aprirà le sue porte per la Sagra dedicata al prelibato piatto a base di carne di maiale. Che non è una prerogativa dei Castelli Romani, anzi! Da queste parti, infatti, la porchetta viene preparata seguendo una ricetta davvero particolare che viene tramandata di generazione in generazione: il calore del forno non viene distribuito in maniera uniforme, il finocchio non viene utilizzato e grande attenzione viene data all’equilibrio dei sapori tra pepe macinato, aglio, rosmarino e sale. Il risultato è un’autentica delizia che dal lontano 1950 – l’anno in cui fu istituita la sagra – richiama a Poggio Bustone migliaia di visitatori, pronti a gustarla insieme ad altre perle della gastronomia locale tra musiche, sfilate in costume e spettacoli pirotecnici che animeranno l’intera domenica.  Oltre al borgo antico con la sua tipica struttura medievale, meritano una visita il Santuario francescano di San Giacomo e la Riserva naturale dei Laghi Lungo e Ripasottile.

Nero pregiato o scorzone, ma rigorosamente a chilometro zero, sarà invece il tartufo il grande protagonista a Canterano (Roma), che l’1 e il 2 ottobre dedicherà al pregiato tubero una sagra nella quale la gioia del palato e il divertimento sono assicurati. Tutti rigorosamente locali e raccolti nei boschi che circondano questo piccolo gioiello incastonato sotto gli Appennini, i tartufi esalteranno il sapore della pasta all’uovo fatta in casa, delle bruschette e delle uova; il corposo vino rosso della zona scorrerà a fiumi e gli spettacoli di musica popolare dal vivo faranno da divertente contorno alle giornate di festa, con gli stand gastronomici che resteranno aperti il sabato a cena e la domenica a pranzo. Canterano, che sorge tra la riva sinistra dell’Aniene e in prossimità delle pendici dei monti Ruffi, è poi un luogo dal fascino magico abitato da meno di 400 persone dove il tempo sembra essersi fermato, dal quale si possono ammirare dall’alto i monasteri di San Benedetto e di Santa Scolastica, oltre al maestoso Monte Livata.

Dai primi ai secondi, il viaggio nel gusto del primo fine settimana di ottobre non poteva che concludersi con un dolce: dall’1 al 3 Parona Lomellina (Pavia) dedicherà una festa dedicata al più noto prodotto locale, l’offella. Si tratta di un delizioso biscotto da assaggiare alla sagra ad esso dedicata, che prevede anche un ricco programma con spettacoli musicali, parate, luna-park, banchi degli hobbisti e attrazioni varie. La nascita di questo dolce legato a doppio filo al passato della cittadina, somiglia un po’ ad una favola: fu inventato sul finire del 1800 da due sorelle paronesi che si rifiutarono sempre di rivelarne la ricetta; la “voce” però si sparse rapidamente e così la tradizione delle offelle finì per legarsi alla ricorrenza della Madonna del Rosario, quando venivano offerte a parenti ed amici che dai paesi vicini arrivavano a Parona per gustarne l’inconfondibile sapore.

 

Redazione

29 Settembre 2016