I regali per i Savoia esposti a Palazzo Pitti a Firenze

firenze_capitale_1865_2015_i_doni_e_le_collezioni_del_re_hpprincipale_vertLa collezione dei regali per i Savoia è esposta a Palazzo Pitti a Firenze e visitabile fino al 3 aprile. La Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti celebra infatti la ricorrenza del 150esimo anniversario di Firenze Capitale del Regno Italia con una mostra dedicata alla presenza del re Vittorio Emanuele II e in particolare al suo soggiorno nella reggia fiorentina, che dal 1865 dette ospitalità anche ai Savoia, la terza grande dinastia regnante dopo quella dei Medici e dei Lorena.

L’esposizione “Firenze Capitale 1865-2015. I doni e le collezioni del Re” crea negli spazi originari una suggestiva rievocazione della vita del sovrano, dei suoi gusti artistici e dei suoi principali interessi e legami, cercando di coinvolgere il visitatore nelle atmosfere della reggia.

In mostra ci sono i dipinti, i mobili, i manufatti artistici e artigianali che testimoniano il passaggio della corte Savoia a Palazzo Pitti. L’appartamento della duchessa d’Aosta, cosiddetto per la prolungata permanenza a palazzo fino al 1946 di Anna di Francia, ambiente che fa parte della Galleria d’arte moderna, rappresenta il nucleo della mostra e per l’occasione le sue sale sono quasi tutte riaperte al pubblico.

Gli ambienti si offrono con il loro arredo originario, risultato di un importante riallestimento (1993) basatosi sull’ultimo inventario degli oggetti d’arte risalente al 1911. Le stanze sono ampliate per la mostra da ambientazioni dedicate alla presenza Savoia, anche attraverso oggetti di uso quotidiano che rispecchiano gusto e personalità dei regnanti, primo fra tutti Vittorio Emanuele II, Re di logo_firenze_capitaleFirenze Capitale.

Importante testimonianza del gusto eclettico del re Vittorio Emanuele II, dei Savoia e degli Aosta, gli ambienti hanno raggiunto il loro aspetto attuale, grazie alla sovrapposizione di manufatti e arredi appartenuti a quelle dinastie che avevano precedentemente abitato il Palazzo, e che furono poi rimessi in uso dopo i necessari restauri dai nuovi reali.

A questa prima immagine si uniscono oggetti come la monumentale specchiera eseguita dai fratelli Levera ed acquistata da Vittorio Emanuele II all’Esposizione Nazionale del 1861, visibile nel Salotto Rosso. Lasciando la sala della Musica ed entrando nel Salotto Giallo, si trovano testimonianze delle passioni del re gentiluomo, i cani, la caccia, i cavalli, oltre che tracce di quei passatempi prettamente maschili come il fumo e il gioco.

Proseguendo si incontrano le presenze femminili che accompagnarono la vita del sovrano, Margherita di Savoia, nipote e nuora di Vittorio Emanuele e le figlie, Maria Pia e Maria Clotilde. Nelle sale che furono abitate probabilmente anche da queste donne si possono ammirare, come in una suggestiva ricostruzione, oggetti legati alla moda dell’epoca.

Un percorso che si compone di arredi, abiti eleganti, oggetti domestici insieme a fragili accessori come ventagli, ombrellini, porta bouquet o carnet da ballo, ed infine un piccolo repertorio di fotografie del tempo.

 

di Patrizia Tonin

24 Novembre 2015