I vincitori del Premio Casato Prime Donne 2016

Casato-Prime-Donne-marcopolonewsLa giuria del “Premio Casato Prime Donne”, presieduta da Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione Donne del Vino, ha scelto come simbolo dell’universo femminile una giovane araba di fede islamica che si oppone all’Isis. Per la divulgazione del territorio tre big: Giuseppe Casciaro, capo redattore dei supplementi di “La Repubblica”, Bruno Gambacorta con il suo “Eat Parate” di RAI TG2 e la presentatrice Filippa Lagerback con il turismo in bicicletta.

Chaimaa Fatihi, 23 anni, studentessa di legge a Modena e delegata dei Giovani Musulmani d’Italia al Forum Nazionale Giovani, all’indomani della strage al Bataclan ha dato voce ai fedeli del Corano che hanno orrore della violenza con una lettera aperta ai terroristi ripresa nella prima pagina de “La Repubblica”: “Maledetti terroristi”, ha scritto, “La mia fede è l’Islam, una religione che predica la pace …. Da musulmana vi rinnego, vi combatto con la parola, l’informazione, con la voce di chi vive quotidianamente la propria fede, dando esempio dei suoi insegnamenti”.

In questa giovane donna che ha affrontato gli integralisti con il velo indosso e a mani nude, la giuria del “Premio Casato Prime Donne”, composta da Donatella Cinelli Colombini, l’on. Rosy Bindi, Anselma Dell’Olio, Anna Pesenti, Stefania Rossini, Anna Scafuri e Daniela Viglione, ha visto un esempio di coraggio e di una nuova femminilità capace di muovere le coscienze.

I premi della sezione giornalistica, destinati a chi divulga il territorio di Montalcino e il Brunello, sono andati a Giuseppe Casciaro per l’articolo “Dall’albergo vicino a Montalcino un panorama suggestivo. Castello di Velona” pubblicato da “La Repubblica”; Bruno Gambacorta per il servizio televisivo intitolato “50 anni della DOC” trasmesso da “RAI TG2 Eat Parade” e Filippa Lagerback per il programma “TV In bici con Filippa: Montalcino trasmesso” in “Bike Channel”.

Il vincitore della sezione fotografica verrà scelto attraverso il voto on line a cui tutti sono invitati a partecipare entro il 4 settembre (www.cinellicolombini.it). La scelta è fra cinque immagini finaliste scelte dalla giuria del premio e realizzate da Claudio Calvani, Maurizio Rellini, Andrea Rabissi e Samuele Tronchi.

La cerimonia di premiazione avrà luogo a Montalcino domenica 18 settembre e proseguirà al Casato Prime Donne, la prima cantina con un organico interamente femminile.

L’iniziativa è giunta quest’anno alla sua 18° edizione e si prefigge lo scopo di valorizzare il ruolo femminile nella società e nel lavoro oltre che promuovere i territori dei vini Brunello e Orcia. Negli anni ha avuto un ruolo importante nello stimolare e valorizzare scrittori, giornalisti e fotografi che hanno fatto conoscere nel mondo questo splendido angolo di Toscana.Chaimaa-Fatihi-marcopolonews

Nella cantina che organizza il premio, il Casato Prime Donne, sulle pendici di Montalcino, la sala intitolata a Ilda Bartoloni, giornalista RAI a cui si deve la rimodulazione dell’iniziativa in chiave femminile, ospita le fotografie vincitrici di tutte le passate edizioni. Si tratta di scatti di grande intensità interpretativa che testimoniano il variare della percezione del paesaggio e la diversa sensibilità nei confronti della campagna del Brunello.

Il Premio “Prima Donna” conferito dal presidente della Giuria Donatella Cinelli Colombini viene consegnato ogni anno a un personaggio simbolo del mondo femminile. Donne che si sono particolarmente distinte per coraggio, eticità di comportamenti e costituiscono un modello per tutte le altre.

Ciascuna di loro detta una dedica che rimane in modo permanente lungo un percorso meditativo-naturalistico nei vigneti del Brunello di Montalcino. Accanto a ogni iscrizione c’è un’istallazione di arte contemporanea di un artista toscano.

Vincitrici passate edizioni: Kerry Kennedy per i diritti umani (2004); Congregazione delle Missionarie del S. Cuore di Gesù (2005); Volontarie del Telefono Rosa (2006); la scrittrice Frances Mayes (2007); l’atleta olimpionica Josefa Idem (2008); la virologa e parlamentare Ilaria Capua (2009); l’astronauta Samantha Cristoforetti (2010); la stilista e mecenate della cultura Carla Fendi (2011); l’ex sindaco di Monasterace e allora Ministro degli affari regionali Maria Carmela Lanzetta (2012); Linda Laura Sabbadini, dirigente dell’ISTAT e autrice di indagini sulla violenza sulle donne (2013); Sandra Savaglio, astrofisico di fama internazionale rientrata in Italia per insegnare all’Università di Cosenza (2014); Giusy Nicolini, sindaco di Lampedusa e Linosa in prima linea nell’accoglienza dei profughi (2015).

di Giorgio De Camillis

18 Agosto 2016