Il Carnevale di Venezia si tinge di sensualità e ironia

palazzo-ballo-doge-marcopolonewsIl Carnevale di Venezia si tinge di sensualità, ironia ed erotismo: “Il Ballo del Doge” del 14 febbraio, a Palazzo Pisani Moretta, infatti, avrà fra i suoi protagonisti Grace Hall, la ‘Diva del burlesque italiano’. “’Il Ballo del Doge’ è un evento artistico molto importante e prestigioso, sono davvero entusiasta che mi abbiano scelta per questo evento”, ha detto Grace Hall, “è un’occasione come poche, un contesto unico e il burlesque si sposa perfettamente con questa cornice”.

L’arte del burlesque nasce nel XVII secolo in Inghilterra come spettacolo satirico che nel tempo ha sposato lo striptease e l’arte della seduzione. Oggi il burlesque ha ancora molta presa sul pubblico e lo dimostra il taglio internazionale di questo tipo di performance, particolarmente diffusa negli Stati Uniti:

“Il burlesque funziona perché costruisce un archetipo di donna ironica e indipendente, padrona della sua sensualità”, ha aggiunto l’artista, “e credo anche che sia una buona terapia per ogni donna che, con il burlesque, impara a riconquistare la femminilità, per questo ho fondato la scuola ‘Il Tempio del Burlesque’”.

Grace Hall ha confessato che quest’arte le consente di esprimersi in musica e che il suo segreto è un pizzico d’ironia e di sensualità: “Riesco ad esaltare molti aspetti della mia femminilità, che per molti anni sono stati ‘soppressi’ da modelli imposti dai media e della moda”.

Sono in molte a iscriversi alla scuola di Grace Hall: “Certo, alcune donne vogliono diventare delle professioniste, altre, desiderano divertirsi, giocare con il loro corpo e riscoprire una gestualità d’ altri tempi”, ha aggiunto. A quanto pare, essere belle non ha importanza: “No, infatti quest’arte non propone stereotipi e le professioniste sfoggiano corpi generosi, esili, tatuati, eterei, d’ogni tipo appunto”.

Eppure esistono elementi indispensabili : “Ovviamente per distinguersi è necessario avere un proprio stile riconoscibile”, ha detto Grace Hall, “ed io, ad esempio, canto dal vivo durante lo spettacolo e sono l’unica a farlo. Inoltre è fondamentale possedere esperienza sul palcoscenico, infatti sono attrice professionista ormai da 17 anni”.

A detta di Grace Hall, anche gli spettatori hanno un ruolo importante: “È fondamentale il rapporto con il pubblico. Non bisogna mai dimenticare che lo spettacolo ha un referente in platea che va sollecitato”.

I modelli d’ispirazione sono un punto di partenza: “nel mio percorso artistico mi sono riferita a Marlene Dietrich, che studiava nel dettaglio trucco, inquadratura e grace-hall-marcopolonewsluci. Inoltre la Dietrich era attrice, cantante, ballerina ed è stata un modello per molte attrici”, ha spiegato.

La lunga lista di Grace Hall continua con Madonna, Christina Aguilera e ha puntato l’accento sul passato: “Tra i miei modelli anche Gipsy Rose Lee, che nei primi anni del ‘900 è stata definita ‘la regina del burlesque’. Anche Marilyn Monroe è stata d’esempio per me, per la sua leggerezza dietro cui nascondeva una grande sensibilità, intelligenza e talento”.

Grace Hall ha puntualizzato che da molti questo genere di spettacolo è male interpretato: “Spesso si associa il burlesque al semplice spogliarello, addirittura alcuni lo hanno definito ‘bunga-bunga’, ma è un grave errore perché si tratta di un’arte elegante e sensuale, praticata da attrici professioniste”.

Per riscattare il burlesque da ogni scetticismo, Grace Hall sta preparando un video: “Sto realizzando un film-documentario articolato in una tournée tra Europa, Stati Uniti e Canada per illustrare l’universo del burlesque e dello stile delle sue più importanti esponenti. Il mio impegno intende sgretolare ogni pregiudizio nato intorno a questa forma artistica per porre in evidenza gli aspetti più brillanti e variegati. Sul palco ogni performer esprime se stessa in piena libertà, afferma l’unicità del proprio corpo e compie un’ esperienza meravigliosa”, ha concluso l’artista.

di Valentino Vilone

9 Febbraio 2015