Il “Ciclo dei Salinari” di Francesco Senise

salinari-Senise-marcopolonewsCi sono storie che aspettano solo di venire raccontate. Racconti di vite che sebbene siano vicine, facciano parte della storia dell’Italia, sono sconosciute ai più. Ma che è bello scoprire o riscoprire, perché lasciano nel pubblico la consapevolezza di qualcosa di nuovo.

Una di queste storie è quella raccontata dai quadri di Francesco Senise, in esposizione in questi giorni al locale romano Osteria Oscar Montecitorio, in Via delle Guglie 63, di fronte a Piazza Montecitorio, nel cuore del centro della Capitale.

Il “Ciclo dei Salinari” è un insieme di quadri che rappresentano alcuni momenti della vita quotidiana dei salinari della miniera di Lungro, in Calabria. La miniera di Lungro, nel periodo del Risorgimento, dei moti Carbonari e Massonici, era la seconda in Europa, per estensione e per attività. La vita dei suoi lavoratori era tutt’altro che semplice: una quotidianità che iniziava prima dell’alba e che si concludeva la sera, trascorsa completamente sottoterra per riuscire a estrarre più sale possibile – la paga era a cottimo. Una vita piena di sofferenze, ma anche di orgoglio, quello dei salinari, una comunità coesa, che amava la libertà ed il lavoro. Proprio per questo, racconta il pittore Francesco Senise, molti di questi salinari, al momento dello sbarco di Garibaldi nel Sud Italia, e della sua risalita per liberarla dai Borboni e creare così l’Italia unita, hanno deciso di sposare la causa dei garibaldini e di seguirli nell’impresa.

Nel corso della nostra chiacchierata, Francesco Senise ha spiegato anche l’origine dei salinari di Lungro, la capitale spirituale della comunità arbëreshë. Il popolo arbëreshë ha le sue radici in Albania: in seguito alla diaspora e alla conquista dell’Albania da parte dei turchi, molti albanesi sono Francesco-Senise-marcopolonewsemigrati in Sud Italia, creando delle comunità che hanno mantenuto le tradizioni, la religione e la lingua originaria. Tutta questa ricchezza culturale si è mantenuta intatta fino ad oggi, tanto da creare un caso unico al mondo.

 

Due culture differenti, quella italiana e quella albanese, che da secoli convivono pacificamente in un territorio, quello calabrese, che certamente non è semplice. Un esempio che dimostra come le migrazioni esistono da sempre e non necessariamente sono un problema: al contrario, sono una possibilità di confronto, e di nascita di qualcosa di nuovo.

Il pittore ha anche spiegato le peculiarità del Ciclo dei Salinari: la scelta della prevalenza dei colori scuri, soprattutto blu e nero, affiancati al rosso, i colori della bandiera carbonara; le espressioni di sofferenza degli uomini, provati dal duro lavoro. Il “Ciclo dei Salinari” è una mostra unica nel suo genere, anche per il luogo dove si trova oggi: l’Osteria Oscar, di proprietà di Oscar Forte, compaesano dell’autore, che ha voluto fortemente i quadri nel suo locale. La mostra sarà esposta all’Osteria Oscar, tutti i giorni fino a fine giugno, e sarà visitabile dalle 11:00 alle 23:00.

di Miriam Barone e Carlotta Sabbalini

6 Giugno 2016