Mostra del Cinema di Venezia fa 73 con 3 italiani in concorso

73-cinema-Venezia-marcopolonewsLa Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia torna con la 73.a edizione, dal 31 agosto al 10 settembre, portando in Laguna il top della cinematografia mondiale e tutto il variegato mondo di appassionati che lo circonda. E sarà dedicata a due grandi autori scomparsi di recente, Abbas Kiarostami e Michael Cimino. Il primo ha cambiato il nostro modo di guardare e di riflettere sulle immagini in movimento; il secondo avrebbe cambiato il volto del cinema americano ancor più di quanto non sia riuscito a fare prima che gli fosse tolta la possibilità di esprimersi compiutamente.

Film d’apertura sarà “La La Land” di Damien Chazelle, mentre film di chiusura “The Magnificent Seven” di Antoine Fuqua. I film annunciati in concorso sono 19. Tra questi gli italiani “Piuma” di Roan Johnson, con Michela Cescon; “Questi giorni” di Giuseppe Piccioni con Margherita Buy e Filippo Timi; “Spira mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti, un documentario di coproduzione Italia-Svizzera. Tra i maestri Emir Kusturica con “Na mlijecnom putu” (“On the Milky Road”), in veste di regista e protagonista accanto a Monica Bellucci; Terrence Malick con il documentario “Voyage of Time” che vede Cate Blanchett in scena; Francois Ozon con “Frantz”; e Wim Wenders con “Les beaux jours d’Aranjuez (3D)”.

Tra gli attori più gettonati Amy Adams (protagonista anche di “Arrival” di Denis Villeneuve) e Jake Gyllenhaal in “Nocturnal Animals” di Tom Ford; Keanu Reeves e Jim Carrey in “The Bad Batch” di Ana Lily Amirpour; Michael Fassbender in “The Light Between Oceans” di Derek Cianfrance.

Tra le altre sezioni ci sono ‘Orizzonti gli italiani’ con i film “Liberami”, documentario di coproduzione Italia-Francia diretto da Federica Di Giacomo; “Il più grande sogno” di Michele Vannucci; il cortometraggio “Stanza 52” di Maurizio Braucci; il corto “Colombi” di Luca Ferri; e il corto “Molly Bloom” di Chiara Caselli (fuori concorso). Evento speciale fuori concorso è “The Young Pope” di Paolo Sorrentino (di cui si vedranno i primi due episodi). Fuori concorso la regia di Mel Gibson per “Hacksaw Ridge”. Italiani Fuori concorso sono: “Monte” di Amir Naderi, coproduzione Italia-Usa-Francia; “Tommaso” di Kim Rossi Stuart; “Our War” di Bruno Chiaravalloti, Claudio Jampaglia e Benedetta Argentieri, una coproduzione Italia-Usa; “Assalto al cielo”, documentario di Francesco Munzi.

Commentando la presenza di solo 3 film italiani in concorso, Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema, ha detto che “abbiamo visionato 125 film italiani e la scelta è caduta sui tre selezionati (“Questi giorni” di Giuseppe Piccioni, “Piuma” di Roan Johnson e “Spira mirabilis” di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti) perché ci sono sembrati i più coraggiosi, i più nuovi, quelli che maggiormente uscivano da quegli schemi della commedia che domina oggi il botteghino e la produzione di casa nostra”. Ed ha aggiunto che “Molti nomi di cui si era parlato sono rimasti fuori, mentre altri non hanno fatto in tempo a presentare il film perché non era finito (per esempio Gianni Amelio)”.

Insomma, alla rassegna in laguna ci saranno solo tre pellicole italiane di autori poco noti, in competizione con giganti come Andrei Konchalovsky (“Paradise”), Emir Kusturica (“On the milky road”), Francois Ozon (“Frantz”), Denis Villeneuve (“Arrival”) e Wim Wenders (“Les beaux jours d’Aranjuez – 3D”).

Una pattuglia piuttosto risicata che rispecchia quella che, a giudizio del critico e direttore Barbera è la situazione del cinema italiano: “Oggi si fanno tante commediole, commediucole, commediacce e gli stessi produttori sembrano spesso non avere strategie e saper bene il livello qualitativo dei loro film. Rispetto allo scorso anno se possibile, direi che si è ulteriormente abbassato il livello medio dei film”.

In occasione della presentazione della rassegna veneziana sono stati resi noti i “Leoni  d’oro alla carriera” della 73esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia che saranno conferiti all’attore francese Jean-Paul Belmondo e al regista polacco Jerzy Skolimowski. La decisione è del consiglio di amministrazione della Biennale di Venezia, presieduto da Paolo Baratta, su proposta di Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema. Da quest’anno, il l’organo di gestione ha deciso l’attribuzione di due “Leoni d’Oro alla carriera” in ciascuna delle edizioni future della Mostra: il primo assegnato a registi o appartenenti al mondo della realizzazione; il secondo a un attore o un’attrice ovvero a personaggi appartenenti al mondo dell’interpretazione.

A Venezia la Rai sarà main media partner della Mostra. La copertura del servizio pubblico dei giorni veneziani sarà particolarmente  capillare anche grazie alla novità di un’area di 200 mq in  prossimità del Palazzo del Cinema nella quale saranno allestiti gli studi radio televisivi e un’area di rappresentanza.

di Dario de Marchi

29 Luglio 2016