Premio Strega per 70 anni da Valle Giulia va all’Auditorium

PremioStrega2016_dozzinaPer i suoi 70 anni il “Premio Strega” lascia il Ninfeo di Valle Giulia e si trasferisce all’Auditorium Parco della Musica di Roma. E si preannuncia una finale mai vista prima quella che si disputerà la sera di venerdì 8 luglio (e non più il giovedì, come avveniva in passato – altra novità) come hanno preannunciato il prof. Tullio De Mauro, presidente della Fondazione Bellonci; Giuseppe D’Avino, presidente e amministratore delegato di “Strega Alberti Benevento”; Giuseppe Gori, vicepresidente di Unindustria; Aurelio Regina, presidente della Fondazione Musica per Roma e José R. Dosal, amministratore delegato della Fondazione Musica per Roma, coordinati da Stefano Petrocchi, direttore della Fondazione Bellonci.

Quest’anno il “Premio Strega“, promosso dalla Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e da Liquore Strega con il sostegno di Roma Capitale e Unindustria, l’Unione degli Industriali e delle Imprese Roma Frosinone Latina Rieti Viterbo, festeggia la sua settantesima edizione con una serata eccezionale venerdì 8 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma, al termine della quale, in diretta televisiva su RAI3, sarà proclamato il vincitore eletto tra i cinque scrittori rimasti in gara: ossia Eraldo Affinati con “L’uomo del futuro” (Mondadori), Edoardo Albinati con “La scuola cattolica” (Rizzoli), Giordano Meacci con “Il Cinghiale che uccise Liberty Valance” (minimum fax), Vittorio Sermonti con “Se avessero” (Garzanti) ed Elena Stancanelli con “La femmina nuda” (La nave di Teseo).

Parco_della_Musica_di_RomaUna celebrazione nel segno della passione letteraria che alle emozioni consuete dell’evento finale affiancherà un amarcord suggestivo dei volti e delle storie che hanno costruito nel tempo l’identità dello Strega. “Quest’anno per la settantesima edizione del Premio abbiamo deciso di raccontare chi siamo, da dove veniamo”, ha spiegato Giuseppe D’Avino, presidente e amministratore delegato di Strega Alberti Benevento, sottolineando che “il fascino del Ninfeo di Valle Giulia veniva apprezzato soprattutto dalle persone presenti, ma il ‘Premio Strega‘ non parla solo a loro. Un premio letterario si fa a beneficio della comunità dei lettori ed è soprattutto a loro che vogliamo raccontare questi settant’anni”.

La Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica, con 1200 posti a sedere, con le sue peculiarità di allestimento, luci, palcoscenico e schermo, insomma, si presta perfettamente a una narrazione visiva e spettacolare che accolga nella festa anche chi non può parteciparvi di persona.

Il viaggio per ripercorre la storia del “Premio Strega” era cominciato lo scorso 15 giugno al Goethe-Institut di Roma con il convegno “Un premio che nessuno ha ancora immaginato”, in cui studiosi, scrittori e cineasti – fra i quali il Premio Strega 2014 Francesco Piccolo, la direttrice del Man Booker International Prize Fiammetta Rocco, la scrittrice e editrice italofrancese Teresa Cremisi – hanno analizzato il contributo del premio alla costituzione di un canone della narrativa contemporanea, la sua influenza sul mercato editoriale e sulla diffusione delle opere italiane all’estero ed evidenziato le peculiarità del “libro da Strega”.

ninfeo-strega-773842La lente d’ingrandimento si sposta dai libri ai loro autori con la mostra “AUTORItratti”, di Riccardo Musacchio e Flavio Ianniello, allestita nel Foyer Sinopoli in occasione della finale: una galleria di ritratti dei vincitori del “Premio Strega” eseguiti negli ultimi due anni, ciascuno arricchito da un pensiero, un ricordo aggiunto in calce dall’autore messo davanti allo specchio della propria immagine. Gli scrittori protagonisti dei ritratti sono la ‘crema’ della letteratura italiana contemporanea: Niccolò Ammaniti, Alessandro Barbero, Pietro Citati, Umberto Eco, Ernesto Ferrero, Paolo Giordano, Raffaele La Capria, Nicola Lagioia, Maurizio Maggiani, Claudio Magris, Dacia Maraini, Margaret Mazzantini, Melania G. Mazzucco. Giorgio Montefoschi, Edoardo Nesi, Antonio Pennacchi, Francesco Piccolo, Alessandro Piperno, Tiziano Scarpa, Walter Siti, Domenico Starnone, Sandro Veronesi.

Un omaggio particolarmente significativo per questo settantesimo arriva dall’artista Manuele Fior, che su invito della Fondazione Bellonci ha reinterpretato l’illustrazione del pittore Mino Maccari sulla prima scatola di cartone usata come urna per le votazioni del premio, fondendola in una sintesi creativa con gli storici manifesti del Liquore Strega firmati da Dudovich. Oltre al disegno, spiccavano sull’urna di Maccari le firme di molti vincitori del Premio, a partire da quella apposta nel 1947 da Ennio Flaiano, e uno slogan, un gioco di parole, pure inventato dall’artista: “Se la strega ha una scopa, la letteratura deve avere uno scopo”. Le due donne a cavallo della scopa disegnate da Manuele Fior sono un augurio di proseguire il viaggio del premio senza mai dimenticare la missione propria della letteratura: elevare il nostro punto di vista per mostrarci le cose in modo diverso, inedito, impensabile.

In attesa di conoscere il vincitore della settantesima edizione, durante la serata si svolgeranno due premiazioni: Rossana Campo, vincitrice del “Premio Strega Giovani” con “Dove troverete un altro padre come il mio” (Ponte alle Grazie), riceverà un assegno di 3.000 euro. Ai ragazzi autori dei tre migliori racconti selezionati per il “Premio Scriviamoci”, promosso dal Centro per il libro e la lettura in collaborazione con la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e con il sostegno della SIAE Società Italiana degli Autori ed Editori, sarà consegnata la targa SIAE di partecipazione.

 

 di Patrizia Tonin

30 Giugno 2016