Cancun, natura e cultura. Esperienza a Xcaret

krystal-hotel11 agosto 2014

Una straordinaria luna piena sulla baia rende azzurra l’acqua del mare anche di notte.

Nessuna stella cadente all’orizzonte, solo il placido rumore delle onde ed una leggera brezza mi accompagnano tra le braccia di Morfeo.

Oggi mi sveglio di buona lena. Già la vista dalla mitica 1023 del Krystal Grand mi mette di gran buon umore.

È il primo giorno libero, di vacanza, e temo anche l’ultimo vista la tabella di marcia che amorevolmente Rafael ha preparato per me.

Subito spiaggia e mare. Uno scrub sulla battigia con questa sabbia sofficissima e poi onde fantastiche. Il mare è un poco mosso, c’è da divertirsi con il surf. Mi spiegano che vi possono essere correnti importanti a volte. Se inavvertitamente si viene trascinati verso il mare aperto dalla risacca, è importante nuotare verso destra o sinistra e poi rientrare. Direttamente sarebbe quasi impossibile.

Il mare ha le sue regole e vanno rispettate. La natura qui, più che altrove impone le proprie leggi e rispettarle consente di godersela appieno.

Rientro sulla spiaggia e ritrovo il bouquet della sposa, magari un segno, meglio delle stelle cadenti, chissà! Ed ora abbronzatura, sotto questo sole cocente, che oggi va e viene. Nei momenti in cui compaiono le nuvole la pelle si ristora, quando torna il sole tutto arde.

Guardo le nuvole e ripenso a questi primi giorni in Messico. Alla forza incontrastata della natura. Alla capacità dell’uomo di riscoprirla, di valorizzarla, di trattarla da preziosa alleata per l’ecosistema ed anche per il business.

Perfetto esempio di questo è Xcaret, parco tematico a circa 60 chilometri da Cancun, che ho visitato lo scorso mercoledì. Incredibile parco tematico, con un proprio fiume sotterraneo, altro luogo ideale per immergersi nella natura ed al contempo esplorare le antichità Maya.incontro-maya

Daniela è la preziosa guida che ci accompagna.

Xcaret è molto più che un parco tematico. È un vero e proprio santuario della fauna selvatica ed insieme un sito archeologico. A Xcaret si entra in contatto diretto con la natura, si nutrono le tartarughe, si nuota con i delfini e gli squali nutrice nel Mar dei Caraibi. Si può fare snorkeling ed immersioni subacquee. Si può nuotare nel fiume sotterraneo, lungo 800 metri, ed ammirare concrezioni stalattitiche e fossili mariti incastonati tra pareti rocciose. Le correnti sono deboli, l’acqua è cristallina e la profondità è di circa 1,5 metri.

Chi preferisce restare asciutto può avventurarsi nel sentiero nella giungla tropicale dove, tra alberi sacri per la cultura maya e specie vegetali a rischio, si possono apprezzare gli sforzi del parco per tutelare la fauna locale e biodiversità vegetale.

A farla da padroni splendidi pappagalli guacamayas, 132 i nati ad Xcaret. Daniela mi racconta che questo meraviglioso pappagallo multicolore sceglie il proprio compagno o compagnia con un rito di corteggiamento molto romantico, e rimane fedelmente in coppia tutta la vita. Quanto abbiamo da imparare dagli animali. Altri pappagalli, pellicani, fenicotteri, una coppia di avvoltoi. Moltissime farfalle, una moltitudine di creature colorate che volano liberamente intorno a voi, qui se ne contano circa 17.000, di venti specie, alcune in pericolo di estinzione.

pappagalliE poi puma, giaguari, scimmie ed un delizioso tapiro. Dopo tanti tapiri dorati di Striscia la notizia ne vedo uno in carne ed ossa, peraltro visibilmente eccitato!

Nel parco vi sono anche antiche rovine Maya, risalenti al periodo compreso tra il 1200 e il 1500 d.C., e facevano parte di un porto e di un complesso cerimoniale, che i Maya erano soliti visitare per purificare corpo e mente tramite il bagno rituale.

Vi è un curioso cimitero messicano, il ponte per il paradiso, molto pittoresco. Tutte le tombe sono molto piccole e particolari, coloratissime e con epitaffi sovente allegri. Una grande chiesa dove tra i banchi sono raffigurati seduti i grandi personaggi della storia messicana, tra cui Frida Kalo.

Un delizioso profumo di cacao attira la mia attenzione. È la fabbrica del cioccolato, dove Paulo ci ha poi insegnato a fare il cioccolato artigianale partendo dai semi di cacao.cioccolato

Quante cose ancora da vedere, ma ormai si è fatta sera e ci attende il momento clou della visita ad Xcaret, uno spettacolo di musica e danze, rappresentazione artistica della storia del Messico, dai tempi preispanici fino ai giorni nostri. Un momento magico, strabiliante, di musiche, danze, colori, fuochi, incensi. Pura energia, vita!

Il sole è calato, raccolgo le mie cose sulla spiaggia, e con esse i miei pensieri. Il mio tempo a Quintana Roo è scaduto. Ancora non sono partita è già ho nostalgia di questa natura magica, di questi colori portentosi, di questa adrenalina costante.

Prometto solennemente alle divinità Maya che mi hanno protetto in questa avventura di tornare ad onorarle. Presto!

(di Patrizia Marin)