Efficienza e sostenibilità nella Via della Seta tra Italia-Cina

cina-italia-marcopolonewsRafforzare la cooperazione Cina-Italia nel solco della grande tradizione di scambio culturale e commerciale rappresentato dalla tradizionale “Via della seta” di Marco Polo, con particolare attenzione alle nuove opportunità nei settori dell’energia e dello sviluppo sostenibile. Insomma, si tratta di dare vita ad una nuova “Via della Seta” tra i due Paesi ma in chiave moderna, ecologica, ambientale oltre che energetica. È questo l’obiettivo del convegno “Friends on The Silk Road” che si è svolto a Zhenjiang, una città di oltre 3 milioni di abitanti nell’Est della Cina, su iniziativa dell’Associazione parlamentare “Amici della Cina” e di “China Foundation for Peace and Development”.

Il dibattito su energia, sviluppo sostenibile e nuove opportunità di cooperazione cino-italiane è stato affrontato nella duplice prospettiva politica e tecnico-economica; nella sessione che ha visto il contributo dell’ENEA è stata posta in evidenza l’importanza di accelerare sull’efficienza energetica e il ricorso alle fonti rinnovabili, attraverso il trasferimento e l’innovazione tecnologica.

“Come ENEA abbiamo ribadito che l’efficienza energetica rappresenta di fatto un ‘combustibile aggiuntivo’”, ha spiegato Marina Leonardi, responsabile delle Relazioni internazionali dell’Agenzia. “Nei Paesi sviluppati, politiche e interventi di risparmio ed efficientamento hanno consentito di ridurre del 40% la domanda effettiva di energia negli ultimi 40 anni: nessun altra fonte di energia ha contribuito tanto. Ma sfruttare le opportunità offerte dall’efficienza energetica è altrettanto importante per le economie emergenti, che vedono rapidamente crescere il loro fabbisogno energetico. Bisogna favorire”, ha aggiunto Leonardi, “la conoscenza dell’enorme potenziale che l’efficienza energetica riveste, per far sì che le opportunità ancora inutilizzate nel settore delle costruzioni, dei veicoli e dell’industria, vengano rapidamente implementate. Questo anche per poter affrontare adeguatamente il problema dell’inquinamento dell’aria, che va aggredito a livello globale”.

 

di Eleonora Albertoni

11 Aprile 2015