Italia-Sud Africa: si rafforza l’alleanza

italia-sudafrica-marcopolonews6 agosto 2014

Si accorcia il “ponte” che lega l’Italia al Sud Africa. Le linee alla base dell’amicizia e della cooperazione tra i due Paesi, infatti, si stanno intensificando. Il punto delle relazioni bilaterali è stato fatto dall’ambasciatrice Nomatemba Tambo, nella sua residenza ai Parioli, in occasione di un evento promosso dall’Associazione Italia-Sudafrica di Amicizia e Cooperazione (Italy-South Africa Association for Friendship and Cooperation).

Punto di partenza è stata la collaborazione avviata con l’ISIAMED – Istituto Italiano per l’Asia e il Mediterraneo, presieduto Gian Guido Folloni.

Il programma di attività, ha ricordato l’ambasciatrice Nomatemba Tambo, sarà basato anche su una serie di iniziative per promuovere le relazioni a livello parlamentare, commerciale e di investimenti, con lo scambio di delegazioni. A tale proposito la rappresentante diplomatica ha posto in evidenza che nei prossimi mesi in Sud Africa si recherà una delegazione di parlamentari italiani per analizzare l’evoluzione della “democrazia parlamentare”.

Da parte sua l’on. Alessandro Bratti, presidente dell’AssociazioneItalia-Sudafrica di Amicizia e Cooperazione, ha sottolineato l’ottimo stato delle relazioni bilaterali tra i due Paesi, come pure lo sviluppo dell’interscambio relativo ai processi di innovazione industriale.

Tra il 22 e il 27 settembre una delegazione Sudafricana sarà in visita a diverse città italiane; dal 23 al 27 ottobre una missione di imprenditori delle PMI italiane si recherà in Sud Africa. Altro momento di confronto tra i due Paesi si avrà dal 10 al 14 novembre sui temi delle infrastrutture e della logistica.

ambasciatrice-sudafrica-marcopolonewsIl segretario generale di ISIAMED, Antonio Loche, si è soffermato sul sistema economico italiano e sui problemi contingenti che il Paese sta attraversando, come pure sulla qualità delle relazioni tra Italia e Sud Africa e sul ruolo svolto dal suo Istituto per incrementare l’interscambio, anche in termini culturali.

All’iniziativa dell’AssociazioneItalia-Sudafrica di Amicizia e Cooperazione hanno partecipato numerosi esponenti della società civile, parlamentari, tra cui l’on. Adolfo Urso (già viceministro allo Sviluppo Economico con delega al Commercio Estero), giornalisti e uomini d’affari, oltre a rappresentanti del governo e di altre istituzioni pubbliche.

Lo scambio di informazioni tra i rappresentanti dei due Paesi è stata sancita da un brindisi e, poi, da un buffet a base di prodotti tipici dell’eno-gastronomia del Sud Africa.

L’Associazione tra i due Paesi è stata fondata nel 2013, per iniziativa del Sudafrica, tramite la sua Ambasciata a Roma, e di un ristretto gruppo bipartisan di parlamentari, di concerto con l’ISIAMED (Istituto Italiano per l’Asia e il Mediterraneo), al solo scopo di promuovere e supportare i progetti di collaborazione in settori quali economia, cultura e rapporti tra i rispettivi parlamenti.

 

Cooperazione economia

Dal punto di vista economico, il Sud Africa è il Paese più sviluppato del continente africano (produce un terzo del PIL dell’intera Africa Sub-sahariana, i 3/4 del PIL dell’area SADC e detiene il 25° posto per PIL al mondo) ed il suo reddito pro-capite è superiore a quello cinese, ma con enormi sperequazioni economiche. Dotato di un sistema economico capitalistico di tipo avanzato e diversificato, si caratterizza per un elevato sviluppo dell’industria e del terziario (con un settore dei servizi, in particolare di tipo finanziario, altamente sofisticato) e conta su ricche risorse minerarie (6% del PIL). Nel 2010 la crescita è stata del 2,8%, di fronte ad attese superiori al 3%.

In particolare, sono risultati inferiori alle troppo elevate attese i ‘ritorni’ dei Mondiali di calcio FIFA, che pure hanno lasciato al Paese un sistema di infrastrutture modernizzato ed hanno contribuito a mitigare gli effetti della crisi mondiale, peraltro avvertita in Sud Africa assai meno che in altri Paesi del mondo, anche grazie alla tenuta del sofisticato sistema bancario (le banche locali sono tra l’altro molto proiettate nei Paesi limitrofi).

Dal punto di vista del ‘business climate’, il Sud Africa è risultato tra i Paesi BRICS subito dietro la Cina per le prospettive di investimento e l’apertura agli scambi commerciali. Suoi punti di forza sono risultati un sistema legale e giudiziario moderni, un buon livello dei servizi (seppure in calo), un’amministrazione pubblica strutturata. Retaggi spesso dell’eredità britannica, come anche una stampa libera.

Pur in presenza soprattutto di imprese di grandi dimensioni, le Autorità hanno più volte indicato il loro interesse per un maggiore insediamento delle PMI. Gli ostacoli che permangono sulla via della crescita del Paese e che frenano i pur sostanziosi IDE sono una carenza di personale specializzato, un sistema di istruzione che è andato peggiorando, riducendo di conseguenza la formazione professionale, esistenza di corruzione (pur se in misura minore ad altre realtà africane), un elevato (tra i più alti al mondo) fenomeno di criminalità e l’incidenza dell’HIV-AIDS.

Interscambio dell’Italia con il Sud Africa

Il Sud Africa è il principale partner economico italiano in Africa con un interscambio di 3,3 miliardi di euro nel 2010 (e un leggero disavanzo per l’Italia) e la presenza di tutti i principali gruppi economici italiani: IVECO-Gruppo FIAT; Magneti Marelli; CMC; Techint Technologies; Duferco; Luxottica; Ferrero; MSC; Consorzio Exportrade di Modena; Parmalat; Finmeccanica; Ansaldo; Enel Green Power; Medenergy Global; Teneva; Gruppo Maccaferri.

Nel 2010 le esportazioni sudafricane verso l’Italia, dopo la flessione registrata negli ultimi tre anni, hanno avuto un incremento del 30,8%, collocando il nostro paese in 14° posizione tra i clienti del Sud Africa e attestandosi all’11° posto tra i paesi fornitori.

(di Dario de Marchi)

Nella foto:  L’Ambasciatore Tambo durante il discorso di benvenuto agli ospiti