Made in Italy torna in Kazakistan per rafforzare business

ice-logo-marcopolonewsIl Made in Italy torna in Kazakistan per rafforzare il business. Saranno oltre 80 le imprese italiane partecipanti alla missione imprenditoriale in Kazakistan organizzata da ICE – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese e Confindustria, in collaborazione con i Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico.

Dal 9 al 12 novembre una delegazione di oltre 130 partecipanti farà tappa nelle città di Astana e Almaty per approfondire le relazioni economiche tra l’Italia e il Kazakistan e per aumentare le opportunità di business in quattro dei settori non oil che negli ultimi anni hanno registrato i più ampi livelli di crescita: Abbigliamento, Agroindustria, Infrastrutture e Materiali da Costruzione.

La missione, guidata da Carlo Calenda, Viceministro dello Sviluppo Economico, comincerà la mattina del 10 novembre con il “Business Forum” di Astana, che sarà aperto dal Primo Ministro kazako, Kärim Mäsimov, e vedrà inoltre la presenza del Ministro degli Investimenti e dello Sviluppo kazako, Asset Issekeshev. A seguire avranno luogo seminari settoriali e incontri bilaterali tra le imprese italiane e le controparti kazake. In parallelo verrà organizzato un workshop tematico per il settore Infrastrutture realizzato in collaborazione con la locale Camera nazionale degli imprenditori. Dopo il trasferimento della delegazione italiana ad Almaty si terranno una seconda sessione di incontri bilaterali di business e alcune visite a significative realtà produttive locali.

Il dinamismo economico degli ultimi anni e l’intenzione del governo kazako di diversificare la base industriale del Paese, riducendo la dipendenza dal settore made-in-italy-cordoncinipetrolifero con il piano “Kazakistan 2050”, rendono questo Stato un mercato al quale le aziende italiane guardano con crescente interesse. Il piano di sviluppo, infatti, ha rilanciato maggiori investimenti pubblici anche nel settore agricolo, delle infrastrutture e dei trasporti ampliando così le occasioni di partnership tra i sistemi imprenditoriali dei due paesi già consolidate nel settore oil&gas.

A partire dal 2010 il PIL kazako è tornato a crescere con ritmi tra il 5 e il 7,5% permettendo lo sviluppo di una classe media con propensione all’acquisto di prodotti occidentali. Oltre al mercato interno l’importanza del Kazakistan deriva anche dalle sue potenzialità quale hub per l’accesso all’area dell’Asia Centrale e del Caucaso.

8 novembre 2014

Redazione