Romantica Cancun

cancun-pat10 agosto 2014

Oggi mi si prospettava una giornata tranquilla, finalmente a Cancun, e quando è così qualcosa succede sempre.

Mi sveglio alle 6, un orario quasi perfetto, e penso che finalmente ho un pochino di tempo per me, giusto alle 9 colazione con Samantha e poi alle 11 ad Aquaworld per una nuotata a Paradise Snorkel.

La vista dalla mia stanza 1023 del Krystal Grand Punta Cancun è impressionante, più che una cartolina, la migliore Cancun senza ombra di dubbio. Se vi capita di venire da queste parti non perdetevelo: www.krystal-hotels.com. Questo albergo mi piace, stile messicano autentico, e comunque sobrio ed elegante, servizio eccellente, a sfatare i luoghi comuni che vogliono i messicani pigri ed indolenti.

Ho voglia di sole, di spiaggia, di mare. Ma coscienziosamente apro la mail, prima il dovere e poi il piacere mi hanno sempre insegnato. Che malaugurata idea! Sfuma la magia di Cancun.

Mi ritrovo il mio cliente cinese che fa i capricci, troppi capricci. L’indiano che fa molto l’indiano, e non risponde alle mie mail. E poi avvocati, commercialisti, colleghi, studenti, uffa quanto noie. Il mio tempo libero svanisce nel nulla. Mi dedico a sbrigare queste urgenze e già si sono fatte le 9. Samantha del Krystal Grand mi attende.

Rientro in modalità Cancun, piacevolissima colazione e conversazione vista mare.
Il tempo vola, è già ora di raggiungere Aquaworld. Dopo tanta acqua dolce di cenotes e laguna ho voglia di acqua salata e pesci tropicali.

Sono fortunata, mentre attendo il mio taxi, incontro nella hall un gruppo di dodici americani, che mi danno un passaggio. Un gruppo soprattutto di giovani ragazzi, prestanti, tatuati, una fanciulla, qualche adulto, un’anziana e superatletica signora come solo le americane sanno essere. Noto in particolare uno spilungone elegante, molto riservato, quasi timido.

Attraversiamo in barca la splendida Laguna Nichuptè, e raggiungiamo il mare aperto, estrema punta a sud di Cancun. Splendida nuotata, acqua calda e trasparente, un pochino di corrente, piacevole, pesci tropicali, coralli di tutte le forme e colori. Anche il gruppo di americani è simpatico, e mi aggrego volentieri. I più sono di Boston e di Houston, sono qui per un matrimonio.

Mi sono sempre chiesta se sono veramente romantici questi matrimoni sulla spiaggia, quanti ne abbiamo visti nei film americani. Mi sembra tutto così lontano dalle nostre straordinarie chiese italiane.

È già tempo di rientrare, gli americani si devono preparare al lieto evento.

Siamo di rientro in laguna, che meraviglia questa natura a Cancun. Mangrovie, pellicani, altri eleganti uccelli bianchi, ed in acqua barracuda, mante ed altri grandi pesci.

Appena sbarchiamo la sorpresa, a nuotare placido vicinissimo alla banchina, quasi da toccarlo con mano, uno splendido esemplare di coccodrillo affamato! Non ne avevo mai visto una da così vicino. Non puoi immaginare che nuoti a due passi da te, in mezzo alle barche, a tanti turisti, imperterrito. Del resto, Cancun è più sua che mia. Io ed uno dei signori americani riusciamo a fotografarlo bene, nuota pigro in superficie, siamo tutti allegri ed eccitati di questo inatteso incontro.coccodrillo-in-laguna

Rientriamo al Krystal Grand e finalmente mi posso godere la spiaggia di questo caribe messicano, la giornata è splendida, il sole rovente, una leggera brezza, molte onde, come sempre a Cancun, ed il mare di un azzurro che di più non si può.

Beata pigrizia, leggo un buon libro in spagnolo, per mantenermi in esercizio, parlo al telefono con Rafael, il mio angelo custode di questo viaggio messicano, una passeggiata sul lungomare e -sorpresa- mi imbatto sul fatidico matrimonio americano.

La spiaggia è deliziosamente decorata, tutta di bianco, petali di fiori gialli indicano il percorso della sposa, il sole scende e giungono i primi invitati. Scorgo i ragazzi americani vestiti di tutto punto, sono i cavalieri delle damigelle d’onore della sposa, tutte vestite di arancio. Mi salutano festosi.

L’atmosfera è allegra e leggera. Il sole sta calando. Arriva il signore pelato con cui stavamo scattando foto al coccodrillo, è elegantissimo, al suo braccio la moglie, ed anche lo spilungone, suo figlio. Scopro che proprio lui è lo sposo, Justin. È emozionato, così diverso da quel ragazzone in costume, maschera e pinne del mattino.

Justin-e-DianaUna romanticissima musica accompagna l’arrivo della sposa, Diana, bellissima, abbronzata, lunghi capelli neri, un vestito avorio a sirena. Sembra uscire dal mare, anziché dal braccio di un fiero padre.

Tutto si fa così romantico, tutti mi salutano, mi sento emotivamente coinvolta da questo momento, da questa magica atmosfera, da questo bianco e dall’azzurro del mare a fare da sfondo alla cerimonia.

Sarà proprio il padre ad officiare il rito, la madre dello sposo legge alcune parole agli sposi, è magia pura. Justin guarda la sua splendida Diana rapito, mi sembra di essere in un film. Lui le promette eterno amore e fedeltà. Lei, voce rotta dall’emozione, ricambia. Ed ora lo sposo bacia la sposa, appassionatamente. È un momento unico, così intimo, eppure condiviso anche con tante persone in costume e pareo che ancora si godono la spiaggia.

Anch’io sono emozionata, non ricordo un momento così romantico.

Saluto il padre dello sposo, scambiamo due parole, mi ringrazia di aver partecipato al matrimonio, è molto emozionato pure lui. Justin è il suo primogenito.

Cala il sole, inizia la festa, ed io rientro in stanza per una doccia.
Dalla mia finestra vedo elegantissime fanciulle ed abbronzati ragazzi che sorseggiano un cocktail in attesa della cena, sento i mariachi intonare le più celebri canzoni messicane, e gli sposi ballano per la prima volta da marito e moglie.
Cancun è anche questo.

(di Patrizia Marin)