Wine Enthusiast eleva sul podio Bisol Private Cartizze

privatecartizze_da_usareLa bibbia del giornalismo vinicolo mondiale “Wine Enthusiast” ha elevato sul podio Bisol Private Cartizze con 94 punti. Per la prima volta nella storia, il Prosecco raggiunge lo stesso eccezionale punteggio di prestigiosi spumanti, quali Franciacorta e Trento DOC, superando anche alcune famose maison dello Champagne.

Kerin O’Keefe, giornalista della nota rivista di settore “Wine Enthusiast”, è stata ospite del Consorzio di Tutela del Prosecco Superiore nella Denominazione la scorsa estate, approfondendo così la sua conoscenza del territorio di Valdobbiadene e Conegliano. Dopo aver degustato alla cieca oltre 100 etichette di Prosecco Superiore, tra cui una selezione di vini Bisol, la celebre giornalista enologica ha recensito e attribuito nella “Buying Guide” del numero di dicembre di “Wine Enthusiast” ben 94 punti al Private Cartizze rifermentato in bottiglia non dosato, 92 punti per il Crede Prosecco Superiore di Valdobbiadene DOCG e 90 punti al Valdobbiadene Superiore di Cartizze DOCG.

“Un importantissimo risultato per Bisol e per il Prosecco Superiore in generale, un lifestyle symbol di successo internazionale, che per la prima volta raggiunge lo stesso punteggio di spumanti noti, quali Franciacorta e Trento DOC”, ha sottolineato Gianluca Bisol, presidente e amministratore delegato dell’azienda, ricordando che “Cartizze è un simbolo, una preziosa collina, che domina Santo Stefano di Valdobbiadene ed è quotata oltre due milioni e mezzo di euro ad ettaro: un micro territorio eccezionalmente vocato, decisamente ripido ed estremamente scenografico”.

Bisol, che gestisce lo storico podere nella zona sommitale del cru, lavora da sempre manualmente queste vigne preziose, arrivando a dedicare ben 1000 ore di lavoro manuale per ettaro ogni anno. “Una passione impegnativa, se si pensa che la media di ore di lavoro nell’area di Conegliano è indicativamente di 400 ore, mentre nelle aree più meccanizzate della DOC sono sufficienti sole 80 ore”, ha spiegato Desiderio Bisol, direttore tecnico ed enologo.

 

di Elena Crepas

8 Dicembre 2015