Buzzi&Buzzi nell’olimpo del design internazionale con Genius

domus-01-buzziebuzzi-geniusDopo il successo già riscosso a “Euroluce” e al “DesignJuntion” di Londra, ora si prepara a conquistare il ‘pianeta’. È “Genius”, l’ultima creazione di Buzzi & Buzzi, azienda lombarda tra i leader nel settore dell’illuminazione, che è stata appena inserita nella ristrettissima rosa dei finalisti del prestigioso “Mixology North Awards”, che da oltre 10 anni premia il top del design mondiale. Una community di oltre 500 architetti, designer e consulenti che, in modo indipendente, votano il meglio del 2015 sia dal punto di viste delle linee che delle tecnologie.

Nel corso della cerimonia, il 3 dicembre a Manchester all’Hilton Manchester Deansgate, una selezionata giuria di architetti ed esperti assegnerà, tra gli altri, il premio “Product of the Year Interior Accessories & Technology” dove Buzzi & Buzzi, che qui ha collaborato con la “Tyson Lighting”, dovrà vedersela con il “Flo Power Hub” di Colebrook Bosson Sauders e i “Mecd Elements” di iDEA.

Le ragioni di questo successo Made in Italy stanno nella la semplicità di una luce che diventa protagonista proprio perché scompare ‘magicamente’ trasformandosi in uno straordinario strumento funzionale. Ispirato alle meraviglie della leggenda di Aladino, che ne hanno suggerito il nome, “Genius” è infatti così battezzato proprio perché soddisfa i tre desideri del progettista illuminotecnico. In primis, l’intensità luminosa, incredibile per un foro di soli 20 mm, in grado di erogare un flusso di ben 1000 lumen, un output luminoso decisamente fuori dal comune.

In secondo luogo, l’estetica: ritagliato all’interno del soffitto e in assenza di giunti, quindi in piena continuità con la superficie, “Genius” è infatti un cerchio così minuto da scomparire, se spento, ma anche in grado di far risaltare gli oggetti con drammatica teatralità, minimizzando il punto luce fino al suo ideale annientamento. La sorgente luminosa si concretizza in un cono di luce dal volume netto, che investe le superfici sottostanti ed evoca la magia di un palcoscenico.

Genius-850x560Infine, ma non meno importante, l’affidabilità. Il nuovo incasso Buzzi & Buzzi è infatti l’unico sul mercato a prevedere la possibilità di manutenzione frontale della sorgente led da un foro di soli 20 mm, grazie a un meccanismo di bloccaggio a spinta che ne consente l’estrazione e la sua immediata sostituzione. Una praticità che rende inutili le botole d’ispezione e ogni intervento invasivo, rendendo facile e immediato il mantenimento e garantendo, di conseguenza, una maggiore sicurezza.

Oltre alla tecnologia delle forme, l’avanguardia di questo prodotto è rappresentato anche dall’innovazione, ossia dall’utilizzo dell’AirCoral, l’esclusivo materiale brevettato dal brand lombardo le cui proprietà vanno ben oltre la norma. Un composto totalmente ecosostenibile che non si limita a non inquinare, ma addirittura purifica l’ambiente circostante e può essere decorato con ogni tipo di pittura senza perdere le proprie caratteristiche, adattandosi alle richieste del progettista e del cliente.

“Essere stati candidati per questo importante premio”, ha spiegato Andrea Buzzi, titolare dell’azienda stella del Made in Italy, “è per noi motivo di grande soddisfazione. Da sempre Buzzi &Buzzi punta sull’innovazione e la ricerca e questo riconoscimento conferma che siamo sulla strada giusta. ‘Genius’, che sta riscontrando un grande successo e che sarà protagonista anche al CNR di Roma, è il nostro orgoglio, la perfetta combinazione di funzionalità e semplicità, di potenza e precisione”.

“La collaborazione con Tyson Lighting”, ha aggiunto Dario Buzzi, autore dell’ingegnerizzazione di “Genius”, “è stato davvero elettrizzante e credo che la giuria abbia colto l’unicità del nostro prodotto. Un bel regalo per il nostro 25mo anniversario, la dimostrazione che il Made in Italy può ancora dire la sua ad altissimo livello e che la crisi si batte solo con l’ingegno e la voglia di mettersi in gioco”.

Ora tocca ai giudici, Roger Stephenson (Stephenson Studio), Diana Monkhouse (Aukett Swanke), Chris Jenkins (Peldon Rose) e Mustafa Afsaroglu (Hlw) esprimere il proprio parere esprimendo il verdetto finale della competizione, “ma l’essere qui è già un successo per un marchio che non vuole accontentarsi”, ha concluso Dario Buzzi.

 

di Patrizia Tonin

29 Novembre 2015