Il design italiano sbarca in Cina

 chengdu6 agosto 2014

Chengdu capitale della provincia del Sichuan, situata nel sudovest della Cina, è una delle città più popolose dell’intera Cina. Uno dei più importanti centri economici, punto di snodo per i trasporti e le comunicazioni, chiamata “Terra dell’abbondanza” per il clima mite e i raccolti abbondanti.

Meta turistica che annovera fra i suoi punti di interesse il monte Qingcheng e l’opera idrica Dujiangyan (entrambi patrimonio mondiale dell’UNESCO), il Tempio del Duca di Wu e la Capanna di paglia di Du Fu. Chengdu è anche la patria del panda gigante.

In questa città che ha fra le sue caratteristiche abbondanza e potenzialità economiche si è tenuta una importante cerimonia di inaugurazione del Centro di innovazione e design Italiano, risultato della crescita della cooperazione fra Italia e Cina nel settore dell’architettura e del design.

Il Centro di innovazione e design italiano, è stato realizzato in collaborazione con l’associazione dei Decoratori d’Interni della città di Chengdu e con il Politecnico di Milano (Polimi). All’evento erano presenti la signora Zhang Daiying, presidente dell’Associazione, l’architetto Silvia Giachini, delegata del Politecnico, nonché personalità di rilievo dell’urbanistica sichuanese, tra cui Bu Xuedong, vice ispettore della commissione per la Costruzione urbana e rurale di Chengdu.

Alla cerimonia ha preso parte anche il console generale italiano a Conhqing, Serio Maffettone, che nel suo discorso ha ricordato il ruolo di primo piano che l’Italia può giocare nella sfida del Sichuan, e di tutta la Cina, all’urbanizzazione che continuerà per i prossimi decenni in Cina, paese in costante trasformazione.

Il Centro di innovazione e design italiano è nato dalla collaborazione avviata da oltre cinque anni dall’architetto Silvia Giachini con le più importanti società di architettura, e sarà il punto di incontro e di dialogo italo – cinese tra il Polimi e i membri dell’Associazione dei decoratori d’interni di Chengdu. Sarà anche una nuova opportunità di contatto fra le aziende italiane del comparto e la popolazione di Chengdu, circa 15 milioni di abitanti, e fra gli operatori italiani ed i partner cinesi del Polimi.

(di Eleonora Albertoni)