Moda: Calenda, così Pitti salvato da ‘attacchi’ di Londra

pitti-marcopolonewsLa leadership delle manifestazioni di Pitti salvata dagli ‘attacchi’ di Londra. Il Governo si batte infatti per la “difesa del Made in Italy e l’internazionalizzazione delle aziende” a cominciare dalla moda, come nel caso di Pitti, dove la rassegna fiorentina è stata salvata dai tentativi di attacco da parte di interessi di Londra. Lo ha detto Carlo Calenda, viceministro allo Sviluppo Economico, che con l’On. Irene Tinagli, ha partecipato alla cena organizzata dal Chapter Toscana di Ypo (Young Presidents’ Organization) dove hanno incontrato una cinquantina di giovani imprenditori.

“L’impegno del Governo su questi temi è molto forte”, ha detto Calenda ricordando che “lo stiamo dimostrando con i fatti. Qui siamo a Firenze e ricorderete tutti che l’anno scorso Pitti era sotto l’attacco di Londra che avrebbe potuto scalzare la manifestazione fiorentina. Invece, il Governo è riuscito a bloccare la manovra londinese, seppur con un piccolo intervento di 2 milioni di euro, che ha consentito di creare un cordone di eventi attorno alle passerelle fiorentine, con iniziative di marketing che hanno rafforzato l’evento con la presenza di buyers e giornalisti da tutto il mondo.

Dopo quelle nostre iniziative”, ha detto ancora il viceministro, “l’organizzazione del fashion londinese ha dovuto concordare il calendario degli eventi con Milano e Pitti ha mantenuto il suo ruolo. L’esempio fiorentino verrà replicato in almeno altre 15 grandi manifestazioni del Made in Italy che verranno supportate, come è accaduto per Pitti, da iniziative di sostegno per favorire l’incontro con buyers e operatori della comunicazione”.

Calenda ha anche illustrato il piano straordinario del Governo per il Made in Italy che vedrà impegnate risorse per circa 200 milioni di euro. Tra le iniziative il potenziamento dei grandi eventi in Italia, proprio sul modello Pitti, la formazione di 2000 export-manager, i voucher che consentiranno alle Pmi di accedere a management specializzato nell’export a costi ridotti. Numerose anche le iniziative all’estero tra cui il Piano Gdo che prevede accordi con la grande distribuzione per inserire a scaffale più prodotti del Made in Italy. In particolare l’obiettivo è di favorirei marchi di qualità appartenenti ad aziende di piccole dimensioni.

Redazione

27 Dicembre 2014