Turismo enologico hotel di lusso tra i vigneti

castello-banfi13 agosto 2014

Il Castello Banfi di Montalcino è l’unico italiano.

Per godersi una vacanza immersi nei grandi territori del vino, esistono soluzioni per tutte le tasche, dal semplice agriturismo fino ai più esclusivi hotel tra i filari, veri e propri gioielli di lusso e comfort, che impreziosiscono il turismo enologico in ogni angolo del mondo, dalla Francia alla California, dalla Spagna all’Argentina, fino, ovviamente all’Italia, Paese che, nonostante la sua leadership mondiale in campo enologico, ha una sola eccellenza da accreditare.

E questo lascia intendere che quello del turismo enologico anche per noi è un settore tutto da esplorare e da percorrere per dare un considerevole valore aggiunto a questo importante settore del Made in Italy.

A mettere in fila i 10 “World’s Most Luxurious Wine Country Hotels”, secondo il sito Winenews.it, ci ha pensato il portale Usa “Fodor’s Travel” (www.fodors.com), in un viaggio immaginario che parte dalle 22 suite con vista sull’Oceano Pacifico di “The Farm at Cape Kidnappers”, nella splendida Hawke’s Bay, in Nuova Zelanda. A St. Helena, in California, ci sono i cottages di “Meadowood”, a due passi dai filari di una delle cantine simbolo del Cabernet californiano, “Seven Stones Winery”, per non parlare del ristorante tre stelle Michelin gestito dallo chef Christopher Kostow.

In Argentina, invece, le mete da non perdere sono addirittura due: “Grace Cafayate”, resort e spa di lusso de “La Estancia de Cafayate”, con 20 ville indipendenti tra le vigne di Malbec, e “The Vines & Resort Spa”, nel cuore di Mendoza, in un incontro unico tra tradizione enogastronomica argentina e lusso moderno.castello

Il fiore all’occhiello dell’Italia è “Il Borgo del Castello Banfi”, un castello medievale diventato resort, immerso nelle colline vitate di una delle denominazioni più importanti del Belpaese, quella del Brunello di Montalcino, dove gli ospiti top hanno a disposizione addirittura una cantina privata con le vecchie annate dell’azienda.

In Sudafrica svetta “Le Quartier Français”, nella Regione di Franschhoek, che, a fianco al vino, ospita un cinema ed una galleria d’arte nei propri spazi. In Spagna, l”’Hotel Marqués de Riscal”, progettato nientemeno che da uno degli archistar più famosi al mondo, Frank Gehry, è il fiore all’occhiello di un’ intera regione enoica, quella della Rioja.

A Langenlois, nel cuore dell’Austria del vino, c’è invece il “Loisium Wine & Spa Resort”, hotel ultramoderno, in contrapposizione estetica e stilistica con le vigne e le cantine del secolo scorso.

Nella “Margaret River Wine Country”, in Australia, da non perdere il “Cape Lodge”, della cantina omonima in un’oasi di lusso e decine di attività legate al vino. Infine, non può mancare una visita in Francia, meglio se a “Les Sources De Caudalie”, a Bordeaux, tra i filari di “Château Smith Haut Lafitte”, biglietto da visita davvero unico nel suo genere.

(di Dario de Marchi)