A Roma seminario su Le Famiglie dell’Amarone d’Arte

seminario-amarone-marcopolonewsLe undici Famiglie dell’Amarone d’Arte per la loro esclusiva presentazione a Roma hanno scelto una annata “significativa”, quella del 2009, anno in cui si sono associate per difendere e sostenere la qualità e l’eccellenza dell’Amarone, uno dei più famosi e apprezzati vini italiani nel mondo. L’occasione è venuta da un seminario, svoltosi nell’ambito dell’attività di Bibenda–Federazione Italiana Sommelier al Rome Cavalieri, presenti numerosi giornalisti italiani e stranieri. L’associazione riunisce le aziende storiche della Valpolicella – Allegrini, Begali, Brigaldara, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato – che globalmente producono 2,5 milioni di bottiglie l’anno e realizzano complessivamente un fatturato di 250 milioni di euro, l’80% del quale nei mercati esteri.

La storia, il percorso, gli impegni, le tecniche e i sacrifici delle Famiglie, sin dalla vigna, “il delicato processo di selezione e appassimento delle uve e poi la vinificazione, anche secondo severi disciplinari e autoregolamenti2 (manifesto) che le undici aziende si sono date per rispettare e mantenere la massima qualità del vino, sono stati raccontati da Marilisa Allegrini, che presiede l’associazione, accompagnata dai due vicepresidenti dell’associazione Stefano Cesari (Brigaldara) e Maria Sabrina Tedeschi (Tedeschi).

Allegrini ha ricordato che “la nostra associazione nasce nel 2009 ad opera delle aziende storiche che hanno cominciato il mercato dell’Amarone e che, nel corso del tempo, anche quando questo vino non era ancora così affermato, hanno lavorato meticolosamente per ottenere una produzione eccellente che ci ha consentito di affermare questo nobile vino della Valpolicella nei mercati mondiali, grazie alla sua qualità intrinseca e agli aspetti organolettici. Così l’Amarone è diventato il vino che tutto il mondo ci invidia”.

Al seminario di Roma sono intervenuti per le rispettive Famiglie: Lorenzo Begali (Begali), Fabio Jannaccone Pazzi (Masi), Maddalena Pasqua (Musella), Tiziano Castagnedi (Tenuta Sant’Antonio), Stefano Tommasi (Tommasi), Daniele Venturini (Venturini), Alessandro Scorsone (Zenato).

di Dario de Marchi

22 Febbraio 2015