Casale del Giglio a Parigi, Latium à la carte, Paris a Table

Casale del Giglio Azienda AgricolaLa casa vinicola laziale Casale del Giglio sarà presente, con i suoi vini, alla 3° edizione di “Latium à la carte, Paris a Table”, a Parigi, dedicata all’eccellenza enologica “Made in Italy”, anzi del Lazio nel dettaglio. Domenica 10 maggio, nel cuore della capitale francese, a due passi dalla Place Vendome, si terrà la nuova edizione della manifestazione dedicata alla promozione ed allo sviluppo delle eccellenze regionali in Francia, organizzata da Bioitalie (Italy-France Group) in partnership con Lazio Terra dei Sapori. La manifestazione vedrà la partecipazione di 15 aziende produttrici di eccellenze tipiche della regione Lazio, di cui Casale del Giglio è esponente principale.

Dalle ore 12 alle 18 di domenica 10 maggio, operatori e opinion leaders del settore potranno degustare le seguenti etichette di Casale del Giglio: Satrico 2014, Bellone 2014, Antinoo 2013, Cesanese 2013, Petit Verdot 2013, Madreselva 2011, Tempranijo 2013.

“L’obiettivo di questa manifestazione è quello di promuovere e valorizzare la tipicità del territorio laziale”, ha dichiarato Edoardo Secchi, presidente e ceo di Bioitalie (Italy-France Group), “e di offrire una nuova gamma di prodotti di altissima qualità, in gran parte ancora sconosciuti in Francia, e di generare un nuovo sviluppo commerciale. Le due edizioni precedenti hanno visto l’importante partecipazione di acquirenti e professionisti di settore”.

Insignita di recente del Premio Speciale “Vinitaly Nazione 2015”, nell’ambito del 22° Concorso Enologico Internazionale, la Casale del Giglio è una realtà all’avanguardia che ha saputo individuare e sviluppare le potenzialità dell’Agro Pontino grazie ad un progetto di sperimentazione cominciato nel 1985 da Dino Santarelli, fondatore dell’azienda nel 1967. Quest’anno ricorrono i ’30 Anni di Ricerca’, un percorso che nel tempo ha condotto l’Azienda a produrre vini di considerevole qualità, sempre più riconosciuti, anche a livello internazionale.

Negli anni Novanta, Antonio Santarelli, seguendo l’intuito paterno, ha portato avanti con passione le sperimentazioni su quasi 60 varietà di vitigni diversi, con la preziosa collaborazione dell’enologo trentino doc, Paolo Tiefenthaler, che dal 1988 è il loro tecnico. Hanno collaborato, sin dall’inizio, alle varie fasi di ricerca e studio il prof. Attilio Scienza, dell’Istituto di Coltivazioni Arboree dell’Università di Milano, il prof. Angelo Costacurta, dell’Istituto Sperimentale per la Viticoltura di Conegliano (Treviso) ed, in tempi più recenti, integrando il team sperimentale, il prof. Fulvio Mattivi della Fondazione Edmund MachCentro Ricerca ed Innovazione dell’Istituto Agrario Provinciale San Michele all’Adige (Trento), che ad oggi continuano a dare il loro prezioso contributo al recupero di vitigni autoctoni laziali.

Risultato importante di questa collaborazione è il “Faro della Guardia”, etichetta che segna il recupero sull’Isola di Ponza dell’antico vitigno Biancolella, varietà originaria della Campania, ora autoctona laziale, importata da Ischia nella metà del ‘700 ai tempi del Regno di Napoli sotto i Borbone. La coltivazione nel Lazio è autorizzata unicamente sulle Isole Ponziane. Il “Faro della Guardia” è una novità assoluta, che già al suo debutto si è vista assegnare riconoscimenti importanti: i 5 Grappoli dalla Guida Bibenda del 2013 e i Tre Bicchieri della Guida Vini d’Italia 2015 del Gambero Rosso.

Ad oggi, l’azienda laziale possiede 180 ettari di vigneto riconvertiti e diverse sono le nuove varietà introdotte, tutte caratterizzate dall’interazione qualitativa “vitigno-territorio”. L’attuale produzione di Casale del Giglio offre una gamma di 20 prodotti da monovitigni e da assemblaggi (bianchi, rossi, un rosato, una vendemmia tardiva, tre grappe e un olio).

Ragguardevoli risultati sono stati raggiunti, dalle uve rosse Syrah e Petit Verdot, dalle bianche Sauvignon, Chardonnay con il Viognier e Petit Manseng. Molto interessanti si sono rivelati gli studi compiuti negli ultimi anni su alcuni autoctoni laziali di nicchia come la Biancolella di Ponza ed altri ancora.

Da poco, la famiglia Santarelli ha celebrato “Cento Anni nel Vino”. La “Ditta Berardino Santarelli & Figli” fu fondata il 5 marzo 1914 dal capostipite Berardino Santarelli, che, da Amatrice, raggiunse la città di Roma ed aprì, pochi anni dopo, il primo “Vini & Olii” nella nota Piazza Capranica 99, vicino al Pantheon.

 

di Alexandra Rufini

7 Maggio 2015