Con 30 eccellenze e enoteca didattica nasce Food Brand Marche

food-brand-marche-marcopolonewsL’agroalimentare delle Marche fa un salto di qualità e per la prima volta si aggrega sotto un unico marchio. “Food Brand Marche” è infatti il nome del nuovo polo enogastronomico appena presentato ad Ancona, costituito da una compagine che già oggi vale il 40,2% , ossia circa 439 milioni di euro, del valore della produzione agroalimentare regionale, con 13 soggetti che hanno aderito al progetto per la promozione e la valorizzazione dell’ enogastronomia marchigiana.

Si va dal lattiero caseario, con la TreValli Cooperlat, al vino con l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini (capofila, assieme al comune di Jesi, attraverso l’Istituto Marchigiano di Enogastronomia) e il

Consorzio Vini Piceni; dalle carni (BovinMarche) ai prodotti a marchio Qualità Marche; da cereali e pasta biologici (Con Marche Bio) ai maccheroncini di Campofilone Igp; dal Consorzio del Tartufo di Acqualagna e delle Marche a quelli della Casciotta d’Urbino Dop e dell’Oliva ascolana del Piceno Dop, fino al Centro Agroalimentare San Benedetto del Tronto.

Spazio anche al turismo, con l’adesione del Consorzio Frasassi e del tour operator Esitour.

Il progetto multifiliera “Food Brand Marche”, il primo del genere mai realizzato in Italia, ha preso corpo grazie alla legge regionale 49 del 23 dicembre 2013 (che ha affidato la gestione del polo all’Istituto marchigiano di enogastronomia) e mira a mettere a sistema attraverso un unico brand i prodotti di alta qualità marchigiana.

Obiettivo: diventare – a partire dall’Expo – la piattaforma e il punto di riferimento per scuole, istituti alberghieri, ienogastronomia-marcopolonewsmprese, ristoratori, ma anche produttori, tour operator, turisti, organizzazioni, enti.

Food Brand Marche”, che ha la sua sede istituzionale a Jesi, negli locali che furono in uso all’ Enoteca regionale e di Italcook, sarà la porta d’accesso per il Made in Marche: un catalizzatore per l’incoming di operatori italiani ed esteri, per il business e il turismo sul territorio.

Da maggio 2015 il settecentesco Palazzo Balleani diventerà, infatti, un centro polifunzionale all’avanguardia con il meglio dei prodotti regionali, ma anche un punto di riferimento per chiunque voglia entrare in contatto con realtà produttive/industriali, consorzi, tour operator, cultura e terroir marchigiani.

Circa 30 le eccellenze presenti: dai vini doc e docg ai presidi Slow Food, dalle produzioni biologiche a quelle QM (Qualità Marche, il marchio della Regione che attraverso Assam certifica qualità e tracciabilità delle produzioni agricole e agroalimentari) e all’olio, dalle Dop alle Igp.

Realtà, queste, da scoprire attraverso percorsi tematici e multimediali, degustazioni, eventi promozionali e aziendali, corsi di cucina professionali e amatoriali con gli chef stellati Mauro Uliassi e Moreno Cedroni (ambasciatori del polo), corsi di formazione, incoming per operatori nazionali ed esteri. Fiore all’occhiello del entro, oltre alle aree dedicate a accoglienza e food, saranno video, touch screen, spazi tridimensionali e olografici.

Tra le azioni in programma anche la realizzazione di un’enoteca didattica unica in Italia nel suo genere, dedicata ai ragazzi dalla 5a elementare alle scuole superiori: jesi-marche-marcopolonewsuno spazio di oltre 800 mq nel centro Zipa di Jesi (apertura prevista nel 2016), dove scoprire il fascino del lavoro in vigna e i segreti di uno dei prodotti chiave del made in Italy attraverso un mix di tecnologia, cultura rurale, attenzione all’ambiente e gioco.

Grazie ai supporti multimediali (postazioni interattive, video e giochi sui 5 sensi), gli scolari potranno sperimentare le fasi della lavorazione dell’ uva, dal grappolo alla bottiglia, e allo stesso tempo imparare a conoscere terreno, pratiche agronomiche e strumenti del mestiere. Si tratta di un ‘viaggio’ nell’agricoltura che comprenderà anche la fattoria marchigiana, alla quale sarà dedicata un’apposita sezione.

Gli spazi, messi a disposizione grazie al sostegno dei partner Banca Popolare di Ancona e Sogenus, saranno aperti inoltre a tutti gli appassionati del mondo del vino.

Prevista infine la creazione di un Osservatorio Food Terroir and Wine per l’analisi dei trend di consumo, stili di vita e percezione dei territori, in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche.

di Eleonora Albertoni

30 Gennaio 2015