Expo 2015: per Confagricoltura il vino sarà l’ambasciatore del nostro Paese

vino-expo-marcopolonewsIl vino italiano gode del vantaggio di avere origine in territori meravigliosi ed Expo 2015 è certamente una grande opportunità, non solo per promuovere i nostri prodotti, ma anche per far conoscere il nostro splendido Paese”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, intervenendo a Montefalco  (PG) al convegno ”Expo 2015, quali opportunità per i territori enologici italiani”, nell’ ambito della mostra “Enologica 35″.

”Richiamare alla mente durante la presentazione di un vino italiano il suo territorio di appartenenza”, ha continuato il presidente diConfagricoltura, “è una leva comunicativa molto potente, che i nostri produttori hanno imparato ad utilizzare con maestria. Non c’è Regione, non c’è denominazione, che non riconosca il ruolo dell’ ambiente per valorizzare i suoi prodotti. E nessun territorio, come quelloenologico, sa rappresentare così bene l’Italia in termini di alimentazione e gastronomia”.

Guidi ha ricordato che “Expo 2015 è uno strumento attraverso il quale mettersi in mostra e valorizzare al meglio le proprie ricchezzenaturali. Non è una fiera commerciale, ma un’esposizione tematica, in cui avranno spazio non tanto i marchi aziendali, quanto i territori, ed è su questo che è necessario puntare. Il vino dunque ha tutte le carte in regola per cogliere le grandi opportunità di Expo 2015”.

Confagricoltura sarà presente ad Expo 2015 con molteplici iniziative, molte delle quali dedicate proprio al vino, dalle azioni di incoming conbuyer esteri, agli eventi sul territorio nazionale, tra cui quello che riguarda proprio il territorio di Montefalco, “The new green devolution”, ovvero la realizzazione di un protocollo di produzione vitivinicola sostenibile e certificabile, in grado di tradurre i valori della sostenibilità ambientale, sociale ed economica d’impresa in un nuovo modello di sviluppo per un intero territorio di produzione.

”A Expo”, ha concluso Guidi, “si possono rafforzare le collaborazioni esistenti con i buyer e gli operatori del settore, ma anche aprirsi anuovi mercati. Già da tempo ci siamo candidati con il ministero delle Politiche agricole e con Padiglione Italia con le nostre proposte diformat territoriali con cui, oltre a presentare le nostre specificità, vogliamo far conoscere ai Paesi che verranno ad Expo 2015 la nostracapacità imprenditoriale e l’intraprendenza che ci contraddistingue, ponendoci come interlocutori privilegiati per portare nel mondol’innovazione, la ricerca applicata nel pieno rispetto della sostenibilità economica ed ambientale”.

23 settembre 2014

di Alberto Ercoli