Il Premio Nonino fa 40 anni con quattro vincitori internazionali

premio nonino-marcopolonewsQuarant’anni fa Giannola e Benito Nonino, distillatori in Percoto, nel cuore del Friuli, decisero di dare vita ad un premio di respiro internazionale, il “Risit d’Aur”, ossia la barbatella (della vite) d’oro, per la valorizzazione della civiltà contadina. Un modo intelligente e lungimirante per andare oltre la storia aziendale, che ha visto l’arte della distillazione patrimonio e privilegio della famiglia Nonino sin dal 1897, quando Orazio Nonino stabilì ai Ronchi di Percoto la sede della propria distilleria, esistita fino ad allora solamente sotto forma di un alambicco itinerante, montato su ruote. Ad Orazio, il capostipite, seguiranno Luigi, Antonio, per arrivare a Benito con Giannola, e alle loro figlie, Cristina, Antonella ed Elisabetta.

Giannola e Benito si resero conto che per competere e crescere non bastava allora, ma anche oggi, fare con grande passione un prodotto di qualità superiore. Se qualità, innovazione, ricerca, professionalità e amore per il proprio lavoro sono e sono stati il segno di distinzione, era necessario andare oltre. E i passi per uscire dal localismo sono stati diversi, Nel dicembre 1973, nel rispetto della tradizione,i coniugi Nonino rivoluzionano il sistema di produrre e presentare la grappa in Italia e nel mondo. Così creano la grappa di singolo vitigno, il “Monovitigno® Nonino“, distillando separatamente le vinacce dell’uva Picolit. E facendo disegnare le bottiglie, anzi le ampolle, da un noto design. E subito Nonino diventa una firma nel mondo della grappa. Due anni istituiscono il “Premio Nonino-Risit d’Aur” per sottolineare la permanente attualità della civiltà contadina. Un evento che negli anni è diventato il principale appuntamento artistico, culturale ma anche imprenditoriale, un autentico happening rurale di una regione lontana, a ridosso del confine, fatta di persone dedite al lavoro e schive.

E siamo arrivati ad oggi, alla 40.ma edizione, la cui cerimonia si è appena svolta nel cuore del Friuli, in un clima ancora molto mitteleuropeo, genuino, affabile, decoroso, fatto di grande dignità e nobiltà d’animo.

La Giuria del Premio Nonino, presieduta da V.S. Naipaul, premio Nobel per la letteratura 2001, e composta da Adonis, John premio nonino-marcopolonewsBanville, Ulderico Bernardi, Peter Brook, Luca Cendali, Antonio R. Damasio, Fabiola Gianotti, Emmanuel Le Roy Ladurie, James Lovelock, Claudio Magris, Norman Manea, Morando Morandini, Edgar Morin ed Ermanno Olmi ha così assegnato i Premi del Quarantesimo Anno:

ARIANE MNOUCHKINE

Ariane Mnouchkine è un icona del teatro. Nel suo mettere in scena fatto di luce magia e carico di emozioni, si mescolano elementi del nostro patrimonio teatrale popolare ed antico insieme a suggestioni orientali; ma soprattutto i suoi spettacoli sono viaggi fantastici immersi nello spirito della civilizzazione e dell’educazione più profonda sovente incentrati sui “dimenticati”: i migranti, i rifugiati e i perseguitati politici. Ha portato nel mondo gli ideali dell’Illuminismo europeo e della tolleranza.

YVES BONNEFOY

Con Yves Bonnefoy il Premio Nonino celebra uno dei vertici della lirica contemporanea. Nel suo essere poeta con l’altro e con la natura, nei suoi versi l’ontologia scavalca l’estetica. “La poesia di Yves Bonnefoy è una poesia di presenza che alberga negli interrogativi suscitati dal mondo. Sollevando tali quesiti ed elevandoli al massimo livello, essa illumina il cammino e dispiega vasti orizzonti per rinnovare la visione del mondo, la ricerca e il confronto”, ha scritto Adonis.

MARTHA C. NUSSBAUM

È uno dei più influenti filosofi del nostro tempo. È paladina del liberalismo, della laicità e dei diritti civili, teorica della giustizia globale e difensore di ogni creatura vivente. La sua analisi filosofica è unica, maieutica ed emozionante, aperta e critica sui grandi enigmi della società contemporanea come la celebrazione della diversità e del multiculturalismo, le problematiche della scienza e della tecnologia.

ROBERTO DE SIMONE

premio1- nonino-marcopolonewsPer celebrare il 40° Anniversario del Premio Nonino nato per sottolineare la permanente attualità della civiltà contadina, fatta di saperi, cultura e tradizioni ricca di grande vitalità ed umanità, “l’unica, vera, insostituibile civiltà che si può definire compiuta”, come disse Ermanno Olmi, il “Premio Risit d’Aur 2015” viene conferito al Maestro Roberto De Simone che ne incarna lo spirito. Fine e profondo uomo di cultura, letterato, musicologo, compositore e autore teatrale, Roberto De Simone ha dedicato il suo esistere a salvaguardare e far scoprire un patrimonio culturale straordinario come quello tradizionale partenopeo che rischiava di spegnersi.

Nel corso della cerimonia di consegna dei quattro riconoscimenti, ricevendo l’attestazione dalle mani di Claudio Magris, il regista e musicologo Roberto De Simone ha detto che “dedico il mio premio a Pierpaolo Pasolini, figlio di questa terra friulana, grande uomo di cultura, poeta dei poveri”. Ed ha continuato ricordando che “quest’anno ricorrono quaranta anni dalla morte di Pasolini, da quell’assassinio che ha voluto impedirgli di continuare a trasmettere il suo importante messaggio di cultura, di valori e di pace”.

Ma c’è stato un esplicito apprezzamento anche per questa ormai consolidata iniziativa della famiglia Nonino. “Questo premio è il miglior biglietto da visita del sistema imprenditoriale del Friuli Venezia Giulia e davvero dobbiamo molto alla famiglia Nonino per aver creato questa storia di successo”, ha infatti Lo ha detto Sergio Bolzonello, vicepresidente della Regione, alla cerimonia di consegna del 40.o Premio Nonino. Ed ha aggiunto: ”così come i 40 anni rappresentano in genere il momento di piena maturità nella vita di un individuo, allo stesso modo la 40.a edizione del premio è un momento bello e significativo che segna quanto questa manifestazione e la storia di questa azienda siano diventate un esempio luminoso del dinamismo e della concretezza delle imprese di questa regione, capaci di valorizzare al meglio il territorio dal punto di vista della sua ricchezza culturale”. Secondo Bolzonello, “oggi per fare bene impresa bisogna avere un solido tessuto culturale, e questo premio ne è la plastica dimostrazione”. ariane-mnouchkine-marcopolonews

E non è finita qui. “Doveroso dire grazie ai Nonino, una famiglia e un’azienda che sono riusciti costruire con impegno e determinazione ciò che siamo soliti indicare come la vera eccellenza dell’impresa friulana”, ha infatti commentato Matteo Tonon, presidente della Confindustria di Udine. “Questa azienda”, ha continuato, “ha saputo affrontare in modo esemplare e con successo le sfide del mercato internazionale. E il premio, alla sua 40.a edizione, rappresenta un connubio vincente tra cultura e impresa. Il Premio Nonino è una scommessa vinta in partenza, in quanto è nato per difendere i vitigni autoctoni friulani dal rischio di scomparsa. È quindi forte anche perché solidamente radicato in questo territorio. Esperienze come questa vanno supportate e moltiplicate difendendo la capacità di fare impresa, creare valore aggiunto ed essere volano di occupazione”.

Insomma, un esempio imprenditoriale e culturale da imitare per non perdere i valori essenziali e per affiancare alla pratica industriale le migliori valenze immateriali.

 

di Dario de Marchi 

1 Febbraio 2015