L’Abbazia di Dom Perignon apre le porte per educational tour

La Dom Perignon apre le porte della sua storica e leggendaria abbazia per una degustazione eccezionale dei vini della casa. Bollicine da sogno (dai 1.000 euro in su), quelle che si potranno infatti degustare nell’Abbazia di Hautvillers in Francia che apre per la prima volta quest’anno le porte al pubblico del luogo dove il celebre Dom Pérignon visse per 47 anni ‘inventando’ lo champagne.

dom-perignon-articolo-610x300Il costo del biglietto di una degustazione non è proprio alla portata di tutti (600 euro), ma sarà possibile assaggiare millesimi e cuvée dai prezzi almeno doppi. Ad organizzare l’iniziativa è la stessa Dom Pérignon, uno dei marchi più famosi al mondo della Champagne e che fa parte della galassia LVMH, insieme a Krug, Moët & Chandon, Veuve Clicquot Ponsardin, Mercier e Ruinart.

L’educational tour prevede nel suo programma l’assaggio di sei champagne d’eccezione, incluso il ‘Plenitude’ 2005, 1998 e 1982. Una bottiglia di quest’ultimo millesimo è valutata mediamente 1.300 dollari e, quindi, il biglietto da 600 euro diventa il modo più ‘economico’ per assaggiare questi vini.

L’abbazia benedettina della Dom Perignon fu fondata nel 650 ed è diventata una delle principali mete di pellegrinaggio dopo l’arrivo, nel 841, del corpo di Sant’ Elena. Il denaro guadagnato in quei tempi con i pellegrinaggi permise all’abbazia di acquistare terreni e vigneti in quella che è oggi la regione vinicola della Champagne e dove Dom Pérignon svolse la sua attività di cantiniere.

La reputazione del monastero svanì però nel corso del tempo e fu uno dei successori di Pérignon, Dom Groussard, che rivelandosi un ottimo public relation men inventò una serie di miti intorno al suo avo, compreso quello di attribuire l’invenzione dello Champagne al monaco di Reims.

I racconti e le leggende intorno a questo luogo e a Dom Pérignon, insomma, come scrivono gli storiografi del vino, furono escogitati per aumentare la visibilità e il prestigio dell’Abbazia.

È pertanto ben evidente che se si partecipa a una delle giornate di degustazione in programma all’abbazia di Hautvillers nei mesi di giugno, luglio o ottobre, è necessario separare i fatti dalla finzione storica.

di Patrizia Tonin

18 Aprile 2015