Vino: 2015 sarà l’anno del pugliese Nero Troia Docg

nero-troia-marcopolonewsIl 2015 sarà l’anno del Nero di Troia Docg, antico vitigno del Centro-Nord della Puglia, che guarderà innanzitutto ai giovani e ai mercati esteri. Ad annunciarlo, in un incontro a Roma, è stato il Consorzio Vini Castel del Monte Doc che, a Corato, riunisce 806 viticoltori e 16 aziende vinificatrici e imbottigliatrici, con una produzione 2013 di oltre 5,2 milioni di bottiglie.

”Il nostro obiettivo”, ha detto Francesco Liantonio, presidente del Consorzio, “è fare del Nero di Troia sempre più l’ambasciatore del nostro territorio, attraverso un programma di appuntamenti di carattere scientifico ed eventi che guardano soprattutto al mondo dei giovani, riferimento fondamentale”.
Il Nero di Troia è il terzo vitigno autoctono a bacca nera più diffuso in Puglia, circa 2500 ettari, e si contraddistingue per uno stile nordico e ottima capacità di invecchiamento. Il Consorzio organizzerà contest dedicati agli under 30 nel settore della ristorazione e della sommellerie, dove il Nero di Troia rappresenterà un banco di prova per servirlo e abbinarlo a piatti e prodotti del territorio. Una vera e propria full immersion nel Nero di Troia e nel suo terroir che vedrà anche una Giornata mondiale dedicata, con la presentazione dell’antico vitigno presso un selezionato gruppo di ristoranti in diversi Paesi del mondo.

“I mercati esteri rappresentano un naturale punto di approdo per un prodotto unico che ben rappresenta la Puglia, tra le mete più amate dai winelover di tutto il mondo”, ha detto il presidente, nel ricordare che “è stato appena stampato il francobollo dall’Istituto Poligrafico e Zecca di Stato dedicato appunto al Castel del Monte Nero di Troia Riserva Docg”.

Altra novità, la rinnovata immagine del logo consortile, che richiama il maestoso castello di Federico II, a cui si affianca il claim ”Regale Vino di Puglia”.
”Se della Puglia dicono sia il paradiso dei terroirs, il nostro Consorzio”, ha concluso Liantonio, “consapevole della storia millenaria e dell’esperienza massale, ha scelto come simbolo il monumento eretto nel 1240 da Federico di Svevia che ha portato la cultura normanna delle certezze. Nello spirito di Federico, da noi il catasto è una certezza; non a caso siamo stati l’unico Consorzio del Sud scelto nel 2004 dal Mipaaf per i controlli”.

4 dicembre 2014

di Enos Caneva