Accademia della Crusca si mobilità contro eccesso inglesismi

accademia-crusca.marcopolonewsSalvate l’italiano! L’Accademia della Crusca finalmente si mobilita, infatti, contro l’eccesso che nel nostro Paese si fa, non più solo nel linguaggio parlato ma anche in quello scritto, di termini inglesi e, troppo spesso, anche e paradossalmente di inglesismi con parole e frasi che, invece, non trovano riscontro nella lingua inglese. Insomma, una assurda, paradossale e fantozziana sudditanza all’inglese.

Insomma, possiamo o non possiamo dirlo in italiano? Uno degli obiettivi principali dell’ Accademia della Crusca è infatti quello di restituire “agli italiani la piena fiducia nella loro lingua in tutti gli usi, compresi quelli scientifici e commerciali, senza combattere battaglie di retroguardia contro l’inglese e consapevoli che il lessico è di per sé la parte più sensibile al mutamento e alle innovazioni di ogni lingua”. La possibilità di ‘fermare’ l’inutile ricorso alle parole inglesi è al centro del convegno di studi organizzato dall’Accademia della Crusca a Firenze lunedì 23 e martedì 24 febbraio.

Promosso in collaborazione con “Coscienza Svizzera” e con la Società Dante Alighieri, l’assise si intitola “La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi“. Al termine del convegno, in una riunione specifica, si discuterà della possibilità di creare un “Gruppo per il monitoraggio dei neologismi incipienti”, per una valutazione delle parole nuove ” allo stato nascente”.

Il convegno, come spiega una nota dell’Accademia della Crusca presieduta dal linguista Claudio Marazzini, cercherà di fare il punto sulla diffusione dei neologismi e soprattutto degli anglicismi, anche in riferimento alla situazione degli altri paesi europei di lingua romanza. “Ci si chiederà se la reazione delle diverse lingue di fronte al forestierismo sia analoga, o se ci siano differenze da nazione a nazione, da idioma a idioma”, spiegano alla Crusca.

accademia-crusca 1-marcopolonewsLunedì 23 febbraio, alle ore 16, il convegno si aprirà nella Villa medicea di Castello, sede dell’Accademia della Crusca, con i saluti di Claudio Marazzini (presidente dell’Accademia della Crusca) e di Remigio Ratti (presidente di Coscienza Svizzera) e proseguirà con le relazioni di Alessio Petralli (Coscienza Svizzera) “La neologia nell’ epoca delle globalizzazioni”.

Claudio Marazzini interverrà sul tema “Perché in Italia si è tanto propensi ai forestierismi”, mentre Michele Cortelazzo (Università di Padova) relazionerà sul tema “Per un monitoraggio dei neologismi incipienti”. Altri relatori saranno Claudio Giovanardi (Università di Roma Tre) su “Un bilancio su neologismi italiani proposti dieci anni fa”; Remigio Ratti su “Il caso di governance/governanza”; Anna Maria Testa (Progetti Nuovi) su “Alternative italiane”.

Valeria Della Valle (Università di Roma La Sapienza) concluderà commentando le relazioni della giornata in relazione all’Onli-Osservatorio neologico della lingua italiana, e presenterà il documentario “Me ne frego! Il fascismo e la lingua italiana“, realizzato in collaborazione con il regista Vanni Gandolfo con i materiali dell’ Archivio Luce. Il documentario racconta il tentativo del fascismo di creare una lingua unica, un ”italiano nuovo” adeguato ai dogmi della dittatura. Martedì 24 febbraio il convegno proseguirà nella sede della Società Dante Alighieri di Firenze, con le relazioni di Jean-LucEgger (Cancelleria federale, Berna) su ”Anche di qua nuova schieras’auna: neologismi e ufficialità plurilingue”; John Humbley (Université Paris Diderot) su “Il francese di fronte agli anglicismi”; Teresa Lino (Universidade Nova de Lisboa) su “La langue portugaise face aux anglicismes”; Gloria Clavería Nadal (Universidad Autónoma de Barcelona) su “El español y el catalán ante los anglicismos”. Luca Serianni (Accademia della Crusca e Società Dante Alighieri) terrà le conclusioni, indicando le prospettive “per una neologia consapevole”.

 

di Valentino Vilone

19 Febbraio 2015