Andrea Tomat, Stonefly e il Messico…

andrea-tomat-marcopolonewsQuando si suol dire che il mondo è piccolo…
Di recente ho trascorso alcune settimane in Messico, ed a Merida ho conosciuto un signore misterioso ed affascinante, Carol Kolozs, il proprietario dell’hotel boutique Rosas & Xocolate. A cena, mi racconta la sua storia, ed i tanti luoghi del mondo dove ha vissuto o visitato, dall’Asia alle Americhe, Europa ed Africa. Lo ascolto rapita e curiosamente scopro che conosce tutti i luoghi della mia infanzia e giovinezza, anche il paesino di duemila anime, Fossalunga, dove vivono i miei genitori, i miei fratelli, i miei nipoti. Dove anch’io ho eletto il mio buen ritiro…
A portarlo nella marca trevigiana una profonda amicizia ed un lungo sodalizio professionale con Alberto Caberlotto ed Andrea Tomat. Mi racconta tanti anedotti e mi mostra anche alcune foto proprio con Andrea.
Mi chiede di salutarglielo caramente ed io cerco su internet un contatto con Andrea Tomat e mi imbatto su notizie recenti molto positive, in un momento così difficile per tutti in Italia. In realtà non per tutti, Stonefly, cresce nel semestre. Alla vigilia di The Micam il marchio delle calzature ad alto tasso di comfort annuncia un progresso delle vendite del 20% in Italia e del 30% all’estero. E un rafforzamento della collezione uomo, con la collezione primavera-estate 2015.
É del 29 agosto la notizia dell’aumento delle vendite per Stonefly, l’azienda italiana produttrice di calzature tra le migliori nel settore, con una crescita del 20% in Italia e del 10% all’estero nel primo semestre 2014 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. I motivi della crescita delle vendite Stonefly sono legati sia alla collezione uomo – che per la primavera/estate 2015 punta a design, alta qualità, modernità e tecnologia – sia a quella donna, che rimane classica ma sempre di tendenza. “Dopo aver dedicato, nel recente passato, maggiori risorse al rafforzamento delle linee Donna – spiega il presidente di Stonefly Andrea Tomat – in questa stagione abbiamo avviato un buon potenziamento della collezione Uomo”. Per Tomat, un potenziale interessante di sviluppo in questo segmento di mercato “che per molti resta difficile” e un primo passo nel progetto di potenziamento che parte dal mercato italiano.

second-skin-marcopolonewsMa è soprattutto dal 2013 che l’Azienda Stonefly è riuscita ad ampliare il numero di clienti, grazie alla linea di calzature Second Skin, basata su un principio tecnologico innovativo con un cuscinetto in gel Blusoft brevettato che permette di camminare senza fatica anche per 24 ore consecutive.   La realtà di Montebelluna (Tv), che nel 2013 ha realizzato ricavi pari a 85 milioni di euro (in linea con il 2012), punta a concentrare gli sforzi sul mercato italiano. In quanto ai mercati di sbocco, saranno potenziate le linee distributive in Spagna, territorio storico per Stonefly, e si guarderà anche fuori dall’Europa, in Centro e Sud America e in particolare ai mercati dell’Asia, “anche se in questa fase si stanno riconsiderando le strategie di penetrazione più opportune”, come spiega Tomat.
“Vedo un potenziale interessante di sviluppo in questo segmento di mercato – spiega il presidente Andrea Tomat – che resta difficile per molti. Le proposte che presentiamo (nella foto) sono un primo passo nel progetto di potenziamento dell’uomo, dove vogliamo raggiungere una posizione importante a cominciare dal mercato italiano. Continueremo a investire nel design e nella ricerca di materiali per coniugare comodità, stile, alta qualità e prezzi accessibili”.
carol-patrizia-marcopolonewsStonefly nasce nel 1993 nel cuore del polo mondiale della calzatura sportiva, Montebelluna, da un’idea di Andrea Tomat, già presidente di Confindutria Veneto, e Adriano Sartor, nominato pro tempore amministratore delegato di anci servizi srl – braccio operativo di Assocalzaturifici – nel 2014. Stonefly, è oggi multinazionale tascabile della scarpa, circa 85 milioni di euro di fatturato, nasce con l’obiettivo di trasferire soluzioni sviluppate dalla ricerca scientifica a un prodotto di uso comune. Di qui la scelta del nome: da Huntington J. P. Stone, viaggiatore inglese (ma nato in India) amante della libertà e pioniere del volo, che per le sue imprese venne soprannominato “stonefly”. Stonefly Spa ha 20 monomarca in tutta Italia, 15 in Europa e 50 nel resto del mondo, è presente, oltre che nel Vecchio Continente, in Asia (Cina, Taiwan, Giappone, Corea, Hong Kong, Indonesia, Singapore e Malesia) e in Sud America, Colombia e Messico, per l’appunto…

12 settembre 2014

di Patrizia Marin