Cena Gala solidarietà del Gruppo Polis alla 6^ edizione

villa-foscarini-marcopolonewsSarà uno dei luoghi più suggestivi della Riviera del Brenta a fare da esclusiva location per l’evento di solidarietà più atteso dell’autunno padovano e non: venerdì 20 novembre, a partire dalle ore 20, sarà infatti Villa Foscarini Rossi a Stra (VE) ad ospitare la Cena di Gala di Gruppo Polis , giunta alla sua sesta edizione, organizzata in collaborazione con Confcooperative Padova e Ristoratori Padovani.

Anche quest’anno il ricavato sarà devoluto al sostegno di Casa Viola, struttura di Gruppo Polis intitolata a Franca Viola, prima donna ad aver rifiutato il matrimonio riparatore, che accoglie donne che hanno subito violenza accompagnate dai loro figli, per guidarle verso un inserimento sociale e lavorativo e la riconquista della propria autonomia.

Dopo Palazzo della Ragione, cuore artistico della città di Padova, e la moderna eleganza del Kube, non poteva essere che una delle ville venete più suggestive ad ospitare una serata che unirà eccellenza e solidarietà, in un connubio tra l’attenzione verso le donne vittime di violenza e la cucina di alto livello dei Ristoratori Padovani. Anche quest’anno la cena sarà infatti curata dal gruppo che riunisce 13 tra i più noti e rinomati ristoranti della provincia di Padova, accomunati dalla volontà di difendere e promuovere le tradizioni culinarie del territorio – non a caso uno dei piatti sarà a base di Birra Antoniana, altre pietanze saranno preparate con le farine Molino Favero e infine, in abbinamento a aperitivo e dolce, si potranno assaporare i pregiati spumanti Jeio e il Fior d’Arancio Moscato Giallo Maeli– ma anche dall’attenzione alle istanze di carattere sociale, come quelle alla base della serata di raccolta fondi.fior-arancio-moscato-maeli-marcopolonews

“Questi fondi – spiega Alice Zorzan, responsabile del servizio accoglienza per donne vittime di violenza di Gruppo Polis
daranno un contributo importante al mantenimento di Casa Viola, pari a circa 55.000 euro l’anno, utilizzati non solo per l’assistenza di base, e quindi vitto, alloggio, supporto medico e psicologico, ma anche per creare condizioni e opportunità per una “nuova vita” attraverso l’autonomia personale e professionale. Ci sono 5 posti per percorsi di circa 6-9 mesi e in alcuni casi di un anno, a seconda delle difficoltà della donna quando entra in accoglienza, ma vorremmo poter far crescere il servizio considerando le crescenti richieste”. Nonostante importanti segnali di miglioramento, dai dati Istat legati alla violenza sulle donne in Italia (giugno 2015) emerge come siano oltre 6 milioni le donne che hanno subìto nel corso della propria vita una qualche forma di violenza fisica o sessuale, il 31,5% delle donne tra i 16 e i 70 anni: il 20,2% ha subìto violenza fisica, il 21% violenza sessuale, il 5,4% forme più gravi di violenza sessuale come stupri e tentati stupri.

Numeri dietro i quali si celano le storie di centinaia di migliaia di donne, che – proprio grazie a strutture come Casa Viola – possono ritrovare una nuova speranza di vita. Una di loro sarà tra le protagoniste della serata del 20 novembre: Laura Roveri, una giovane donna che ha vissuto l’esperienza della violenza ed è impegnata nella sensibilizzazione sul tema.

gruppo-polis-marcopolonewsNel corso dell’evento anche quest’anno sarà consegnato “Imprese per Bene”, un riconoscimento alle imprese che si sono distinte per il loro contributo: un numero sempre più importante di sostenitori delle iniziative di Gruppo Polis è infatti composto da imprenditori e aziende locali, che scelgono di supportare i progetti con donazioni, assunzioni di persone con disabilità o in stato di disagio, sponsorizzazioni e partnership.

Il contributo richiesto per la partecipazione alla Cena di Gala è di 100 euro.

Info e prenotazioni: tel. 049 8900506 – mail cenadigala@gruppopolis.it

Gruppo Polis riunisce 5 Cooperative Sociali padovane che operano da 30 anni a favore delle persone in difficoltà. Realizzano servizi educativi, riabilitativi, residenziali e occupazionali, promuovono il collocamento lavorativo delle persone svantaggiate e sostengono la cultura dell’accoglienza, dell’inclusione e della solidarietà.

di Elena Crepas

17 Novembre 2015