Con Umbria Jazz Winter a Orvieto grande musica e nobili vini

umbriajazz-orvieto-marcopolonewsGrande Jazz e nobili vini a braccetto ad Orvieto per osannare il top. Famosi artisti del jazz internazionale si daranno appuntamento dal 28 dicembre al 1° gennaio a Orvieto per celebrare la 24.ma edizione di “Umbria Jazz Winter”. Ne è testimonial d’eccellenza Renzo Arbore, presidente della Fondazione Umbria Jazz. E il celebre artista non ha dubbi : “Da vecchio appassionato di jazz e di Umbria Jazz fin dal principio, Orvieto è una questione sentimentale”, ha detto presentando a Roma l’ultima tappa delle iniziative del 2016 con la 24.a edizione.

“Novità quest’anno non ci sono”, ha detto Carlo Pagnotta, direttore artistico dell’evento, “ma ci sono grandi conferme”, per quella che è considerata la più grande manifestazione dedicata al genere musicale in Italia che, come ha poi precisato Arbore, “ha sempre anticipato le nuove tendenze e i nuovi personaggi del jazz”. E nella sua versione invernale vedrà l’esibizione anche di molti musicisti americani di altissimo livello e di artisti italiani che hanno portato il jazz tricolore a occupare il secondo posto nel mondo.

In questo impegnativo e drammatico momento per l’Umbria e il Centro Italia. “La città di Orvieto non è stata minimamente toccata dal terremoto e cerca anzi di dare una mano a chi ha dovuto subirne i disagi”, ha infatti precisato Giuseppe Germani, sindaco della perla della rupe, ribadendo l’impegno della municipalità per questa manifestazione. E Pagnotta ha confermato che “l’evento jazz non ne hanno risentito ed anzi la prevendite stanno andando molto bene”. Dagli Stati Uniti arriverà Ryan Truesdell con il suo progetto su Gil Evans, con Paolo Fresu special guest e con Steve Wilson e Lewis Nash. Tra le star del jazz contemporaneo, ci sarà Christian McBride con l’ultima edizione del suo trio che comprende Christian Sands al piano e Jerome Jennings alla batteria. Tutto italiano è il progetto “Le rondini e la luna”, con Paolo Fresu e Gaetano Curreri, dedicato a Lucio Dalla e Fabrizio De André.

“Umbria Jazz Winter” sarà non solo un calendario di concerti, ma anche di eventi diffusi nel centro storico, tra cui jazz dinner, marching band, jam session notturne, dove si potranno ascoltare il jazz delle origini, la “moda ballerina” dello swing, il gypsy, il blues. Come da tradizione, il Capodanno sarà celebrato dal gospel nel Duomo, per poi vivere l’esperienza della prima notte dell’anno all’insegna del jazz.

“Nel 2017 si celebrerà un anniversario importante: il primo disco di jazz, inciso dalla Original Dixieland Jazz Band guidata dal siciliano Nick La Rocca”, ha ricordato Arbore volgendo lo sguardo al prossimo inverno, quando “Umbria Jazz Winter” festeggerà la venticinquesima edizione. “Stiamo già lavorando per il prossimo anniversario”, gli ha fatto eco Pagnotta, assicurando che “andremo alla grande”.

E a fare da cornice all’evento di quest’anno ci sarà il top dell’enogastronomia della Rupe. Patrizia Marin, responsabile comunicazione del progetto “Orvieto diVino”, promosso dal Consorzio Vino Orvieto e dal Comune della rupe, ha ricordato che “uno dei principali appuntamenti jazz del panorama internazionale si sposerà con l’eccellenza dei vini dell’Orvietano, rinsaldando così un solido ed ormai apprezzato legame che abbina momenti musicali di grande fascino con occasioni eno-gastronomiche di altrettanta delizia, unendo ancor più il territorio ad uno dei suoi più prestigiosi eventi”.

Nel foyer del teatro “Mancinelli”, alle note del jazz eseguite dai più affermati musicisti italiani e stranieri, infatti, per tutto il periodo dell’evento musicale internazionale si accompagneranno due degustazioni ogni giorno (dalle 10:30 alle 11:30 e dalle 15:30 alle 16:30) dei migliori vini del Consorzio Vino Orvieto, affiancati da assaggi di cibi tipici locali.

Come ha ricordato Patrizia Marin, “le degustazioni sono gratuite, ma richiedono obbligatoriamente la prenotazione (email a eventi@orvietodivino.it) per consentire un regolare e ordinato svolgimento degli assaggi. A guidarli saranno anche due guru del vino: un importante giornalista esperto del settore e Riccardo Cotarella, presidente dell’Unione Mondiale degli Enologi e coordinatore del Comitato scientifico di Orvieto diVino”.
Insomma, sarà non solo una occasione per gustare i migliori apprezzati vini e cibi dell’orvietano, ma anche per apprendere le loro caratteristiche, peculiarità e arricchire la conoscenza del nettare orvietano.

“Ad Orvieto c’è un legame molto antico tra musica e vino e il Consorzio Vino Orvieto non poteva perdere questo prestigioso e seguito evento musicale per riproporre agli appassionati che giungeranno da dovunque nella città della Rupe il nettare dei Papi, frutto di una cultura enologica risalente agli Etruschi e di cui attorno alla città ci sono diverse testimonianze”, ha detto Vincenzo Cecci, presidente del Consorzio. “Sarà un’occasione per ritorni ai piaceri più consolidati e selettivi e per i più giovani scoperte deliziose di indubbia qualità, come solo Orvieto e la sua lunga tradizione sanno fare”, ha concluso Cecci. E a proposito di questo connubio tra jazz e vino, Arbore ha sottolineato “ che è molto apprezzato e concorre a creare un’armonia deliziosa”.

di Dario de Marchi

07 Dicembre 2016