Da Ateneo Pisa 6 nuovi progetti di ricerca finanziati con MIT

MIT-marcopolonewsDall’Università di Pisa 6 nuovi progetti internazionali di ricerca finanziati con il MIT di Boston, provenienti dalle aree di ingegneria, chimica e linguistica.

Si è conclusa, infatti, la valutazione dei progetti presentati in risposta alla terza call del MIT-Università di Pisa Project, l’iniziativa che dal 2012 promuove collaborazioni tra gruppi di ricerca dell’Università di Pisa e del Massachusetts Institute of Technology (Mit). Tra le 13 proposte presentate, sono stati selezionati e finanziati 6 progetti che provengono dalle aree di ingegneria, chimica e linguistica, per un finanziamento totale di 83.600 €, con un contributo di 30.000 € messo a disposizione dalla Cassa di Risparmio di San Miniato.

“Un risultato che dimostra la capacità di questa iniziativa di andare a coinvolgere docenti e ricercatori delle aree disciplinari più diverse”, ha commentato il prof. Paolo Ferragina, prorettore per la ricerca applicata e l’innovazione dell’ Ateneo pisano, “infatti, per quanto all’inizio fosse naturale immaginare collaborazioni prevalenti con i tre dipartimenti di Ingegneria, l’andamento delle proposte in questi tre anni ha dimostrato il coinvolgimento totale di 14 dei nostri 20 dipartimenti, con progetti arrivati anche da chimica e chimica industriale, biologia, economia e management, fisica, informatica, matematica, medicina clinica e sperimentale, scienze della Terra, scienze politiche, ma anche area umanistica, cioè dai dipartimenti di civiltà e forme del sapere e di filologia, letteratura e linguistica”.

mit-università-pisa-marcopolonewsTra i 6 progetti finanziati dall’ultima call c’è infatti anche quello di Domenica Romagno, ricercatrice del dipartimento di filologia, letteratura e linguistica, che ha presentato la proposta “The Neurobiological Basis of the Linking Mechanism of Concepts with Grammar: The Case of Noun/Verb Distinction”. Gli altri vincitori sono Giuseppe Barillaro, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, con il progetto “Bio-inspired Microneedles with Self-Anchoring and Self-Actuation Capabilities for Transdermal Biosensing Applications”; Paolo Bruschi, sempre del dipartimento di Ingegneria Informazione, con “MEMS Sensors for Wind Measurement for UAVs in the Urban Canyon”; Fabio Di Francesco, del dipartimento di Chimica e Chimica industriale, con “Functional Nanomaterials for the Detection of Volatile Amines” (Fundus); Simone Genovesi, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, con “Coil Design and Optimization for MRI of  Medical Implants”; Antonella Martini, del dipartimento di Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, con “Stigmergic Footprint of Radical Innovations for Smart Specialisation in North-American and European Regions: The Case of the Key Enabling Technologies”.

Le attività dei progetti, coordinate da un Principal Investigator dell’Università di Pisa e da uno del MIT, si svolgono da gennaio 2015 a settembre 2016. Il contributo dell’ateneo finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del gruppo di ricerca pisano che si recherà a Boston. Analogamente il MIT finanzia le spese di viaggio, vitto e alloggio del suo gruppo di ricerca che si recherà a Pisa. Dall’avvio della collaborazione con Boston sono stati sottomessi 43 progetti, e ne sono stati finanziati 15 per un totale di circa 220.000 €.

I progetti presentati da Antonella Martini e da Giuseppe Barillaro saranno finanziati con il budget che la Cassa di Risparmio di San Miniato ha stanziato per sostenere l’iniziativa. Inoltre nella prima e in quest’ultima terza call, l’Università di Pisa ha ritenuto particolarmente meritevoli anche altri 9 progetti e li ha sostenuti con un contributo complessivo pari a 45.000 €. Quest’ anno sono stati selezionati i progetti di Elvezia Cepolina, del dipartimento di Ingegneria Civile, “Pedestrian Simulation Contrasted with Reality” e di Enzo Pasquale Scilingo, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione e del Centro di Ricerca “E. Piaggio”, “Real-time Monitoring of Cardiovascular Functions Using Textile-Based Wearable Systems and Probabilistic Point-Process Modeling”.

di Eleonora Albertoni

19 Gennaio 2015