Expo: a 100 giorni dal via la top five dei primati italiani

made-in-italy-pitturaIl countdown per l’apertura del complesso di Expo 2015 è cominciato. E viene quindi spontaneo fare due conti su come l’Italia si presenta, non solo da padrona di casa, sullo scacchiere internazionale. Dal maggior numero di certificazioni alimentari a livello comunitario alla leadership nel numero di imprese che coltivano biologico, ma anche il primato nella creazione di valore aggiunto per ettaro e quello nella sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici fuori norma, senza dimenticare il fatto che l’agricoltura italiana è tra le più sostenibili dal punto di vista ambientale per la ridotta emissione di gas ad effetto serra. È la Coldiretti a tracciare il bilancio dei “primati” conquistati dal Made in Italy agroalimentare a 100 giorni dall’apertura dell’Expo.

Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è infatti campione nella produzione di valore aggiunto per ettaro che è più del doppio della media europea dei 27 Paesi, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo, ma siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti ogni cento ettari a fronte di una media Ue di 6,6. L’Italia è pure al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e non è quindi un caso il fatto che con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelle europee) siamo i campioni europei del settore. L’agricoltura italiana è peraltro tra le più sostenibili con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno).

L’Italia è infine il Paese più forte al mondo per prodotti ‘distintivi’, con 268 prodotti Dop e Igp e 4.813 specialità tradizionali regionali, seguita a distanza da Francia (207) e Spagna (162). Nel settore vino, inoltre, l’Italia conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt.

“Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli italiani hanno costruito una agricoltura di straordinaria qualità, con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo”, ha detto Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, nel sottolineare che “questo modello produttivo replicabile in ogni parte del pianeta è il contributo per uno sviluppo sostenibile che l’Italia deve sapere offrire all’Expo 2015”.

Questi, nel dettagli, i primati del Made in Italy agroalimentare nel mondo:

1) Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto. Il valore aggiunto per ettaro realizzato dal settore è più del doppio della media UE-27, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania, e il 70% in più dei cugini francesi. Non solo: siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti per cento ettari a fronte difranciacorta-vigne-marcopolonews una media Ue di 6,6 (elaborazione su dati Commissione Europea);

2) L’agricoltura italiana è tra le più sostenibili. Con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno);

3) L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale. Siamo il Paese con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%, un terzo in meno rispetto all’anno prima), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%, aumentati di circa un terzo rispetto all’anno prima) e di oltre 30 volte quella dei prodotti extracomunitari (6,3%);

4) L’Italia è il primo Paese europeo per numero di agricoltori biologici. Con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelli europei) siamo i campioni europei del settore, seguiti dalla Spagna (30.462 imprese, 12% dell’Ue) e Polonia (25.944, 10% di quello europeo);

5) L’Italia è il Paese più forte al mondo per prodotti ‘distintivi’, con 268 prodotti Dop e Igp e 4813 specialità tradizionali regionali. Nel settore vino l’Italia conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt.

di Alexandra Rufini

24 Gennaio 2015