Italian Day in Norvegia, imprese crescono bene e fanno rete

eni_marcopolonews copiaLe aziende italiane, forti dell’apprezzamento del Made in Italy, guadagnano terreno sul mercato norvegese e per lavorare al meglio puntano a presentarsi unite e scambiarsi expertise. Proprio in quest’ottica, a Bergen si è appena tenuto l’ “Italian Day”, “un’occasione per mettere in rete le imprese italiane, radicate in Norvegia e con cantieri che impegnano decine e anche centinaia di lavoratori”, come ha spiegato all’AGI Giorgio Novello, ambasciatore italiano in Norvegia.

La cornice dell’incontro è stata una delle più prestigiose università del Paese scandinavo, la “Norwegian School of Economics (Nhh)”, dove si sono riuniti i rappresentanti delle aziende partecipanti, tra cui i due ‘giganti’ del Made in Italy che operano in loco, ossia l’Eni e la Ferrero.

“L’obiettivo”, ha detto l’ambasciatore Novello, “è di presentarci uniti e dare modo alle imprese che collaborano tra di loro di scambiarsi esperienze, in un travaso molto utile tra i vari operatori. In Norvegia, infatti, le aziende italiane hanno una presenza abbastanza capillare, dalla cantieristica agli elicotteri ai sistemi di trasporto urbano, tanto che per la prima volta quest’anno la bilancia commerciale è tornata in attivo”.

La giornata è stata anche l’occasione per lanciare “la Consulta degli Affari, un luogo di coordinamento non fisico, nato dalla collaborazione tra ambasciata e imprese, volto allo scambio di informazioni ma anche per rafforzare l’immagine dell’Italia come Paese tecnologicamente avanzato”, ha aggiunto il nostro rappresentante diplomatico.

Un esempio è proprio l’Eni, ha sottolineato Novello, ricordando che “sarà la prima major petrolifera a estrarre petrolio dal Mare di Barents, un primato tecnologico che si associa a una grande sapienza nel lavorare con i soggetti e le comunità locali”.

L’ambasciatore italiano ha ricordato che “le potenzialità di mercato investono diversi settori, come dimostra l’esempio abbastanza clamoroso di quello vinicolo, che negli ultimi 15 anni ha visto le aziende del Bel Paese passare dal 5 al 40% della quota di mercato. L’Italia è l’unico Paese sul podio in tutte e quattro le grandi categorie, bianchi, rossi, rosè e frizzanti”, ha concluso il nostro diplomatico.

 

di Alexandra Rufini

11 Ottobre 2015