Italian sounding, vittoria in Germania per il Made in Italy

Parmesan_marcopolonews copiaPrima vittoria per il Made in Italy in Germania per contrastare il fenomeno dell’Italian sounding. È stata, infatti, bloccata dall’associazione italo tedesca “Italian Sounding e. V.”, di cui fa parte Confagricoltura, la vendita e la commercializzazione di prodotti contraffatti del Made in Italy.

“Italian Sounding e. V.”, nata anche per contrastare e impedire la commercializzazione e la vendita di prodotti “falsamente” italiani, ha conseguito la prima importante vittoria nei confronti di produttori di pasta che esponevano alla Fiera Internazionale del Food di Anuga a Colonia confezioni con le diciture “Italiano”, “Milano”, “San Remo” e la bandiera dell’Italia, pur trattandosi di prodotti di origine non italiana.

Per conto dell’associazione, gli avvocati Rodolfo Dolce e Mattia Dalla Costa (CBA Studio Legale), hanno ottenuto dal Tribunale di Colonia due importanti provvedimenti di inibitoria: i prodotti provenienti dall’Egitto e Dubai, individuati e segnalati dall’associazione, non potranno più essere venduti o commercializzati in Germania.

L’associazione “Italian Sounding e. V.”, costituita a Roma a febbraio 2015 dalla Camera di Commercio Italiana per la Germania di Francoforte e dalla Camera di Commercio Italo-Tedesca di Monaco-Stoccarda, Confagricoltura e da altri membri, tra cui Unioncamere, è impegnata nel contrastare e impedire la commercializzazione e vendita di prodotti che, attraverso l’utilizzo di indicazioni geografiche, immagini e marchi, evocano l’Italia per promuovere e commercializzare prodotti non di origine italiana.

“Questo risultato è fondamentale per la lotta al fenomeno di contraffazione denominato italian sounding”, ha dichiarato Mattia Dalla Costa, partner di CBA Studio legale e tributario, “perché deriva dal fatto che il diritto tedesco, a differenza di quello italiano, non conosce una normativa specifica a favore del ‘Made in’, ma deve fondarsi soprattutto sui principi generali in materia di concorrenza sleale (UWG). L’associazione continuerà a individuare e contrastare chi utilizza l’italianità per truffare i consumatori e creare un danno alle eccellenze del nostro Paese”.

Giandomenico Consalvo, vicepresidente di Confagricoltura, e Barbara Rizzato, amministratore di “Alessi Deutschland”, presidenti di “Italian Sounding e. V.”, hanno ribadito che “l´associazione ricopre un ruolo molto importante nella tutela del Made in Italy e nella lotta ai prodotti che vengono falsamente commercializzati come italiani. Un fenomeno fortemente diffuso non solo negli USA, in Canada o in Cina, ma anche nella UE, dove sempre più produttori non italiani utilizzano nomi, parole o la bandiera italiana per meglio veicolare i loro prodotti di origine non italiana”.

Il risultato si registra a due settimane dal collegamento da Expo Milano 2015 tra gli imprenditori italiani presenti alla Fiera di Anuga e il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Maurizio Martina, che ha ribadito il sempre più importante sostegno del governo alla tutela dei prodotti italiani e alla lotta contro il fenomeno dell’italian sounding.

 

di Leonzio Nocente

24 Ottobre 2015