Nel 2016 italiani e stranieri in aumento nel turismo italiano

turismo-italia-marcopolonewsTinte rosa per il turismo italiano nel 2016. Aumento dei turisti italiani e stranieri, dopo un’estate positiva per entrambi i mercati e, in particolare, per quello domestico, che ha messo in evidenza risultati migliori rispetto alle attese di inizio periodo. In leggera crescita anche il fatturato complessivo generato dal turismo nel nostro Paese, così come la propensione dei nostri connazionali a fare vacanza all’estero. Connazionali che sceglieranno mete vicine a casa, oppure coglieranno le offerte per destinazioni extraeuropee lontane dalle aree a maggiormente a rischio, come Nord Africa e Medio Oriente. Queste, in estrema sintesi, le aspettative degli operatori del settore, emerse dall’ultima indagine congiunturale organizzata dal CISET-Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica, dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, svolta presso un campione rappresentativo di imprese turistiche italiane e giunta alla 48esima edizione.

Secondo gli operatori intervistati, tra novembre 2015 e aprile 2016 gli arrivi e le presenze di turisti stranieri in Italia dovrebbero aumentare del +1,9% rispetto alla passata stagione invernale 2014-15. Nello stesso periodo, gli arrivi italiani dovrebbero crescere del +1,5%, mentre le presenze del +1,1% rispetto all’inverno scorso. Ripresa, seppur più contenuta, anche per il fatturato del turismo in Italia, intorno al +0,7%.

La crescita economica risulta uno dei fattori motore di questa ripresa, in linea con quanto già evidenziatosi nell’estate 2015. Aumentano infatti gli operatori che segnalano un miglioramento dell’economia reale, sia a livello internazionale che italiano, e quindi una nuova voglia di fare vacanza, anche da parte di chi aveva magari rinunciato nella scorsa stagione invernale. A ciò si associa, con riferimento ai turisti stranieri, la maggiore sicurezza dell’Italia rispetto ai potenziali concorrenti.

Riguardo ai turisti italiani, invece, se gli intervistati più ottimisti sottolineano un recupero della capacità di spesa dei nostri connazionali, per i pessimisti tale spesa andrà a beneficiare soprattutto le destinazioni estere, grazie a politiche promozionali e di prezzo aggressive.

Tra i principali Paesi di origine dei turisti stranieri, sempre secondo gli intervistati, saranno gli USA a registrare la dinamica più interessante nell’inverno 2015-16, seguiti da Giappone, Germania, Regno Unito e Francia. Tra gli altri mercati europei segnalati dagli stessi operatori spiccano Scandinavia, Danimarca, Spagna, Polonia e Romania, mentre tra quelli extraeuropei Sud America (con Argentina e Brasile in testa), Emirati Arabi, Corea e Sud Africa.

La classifica dei prodotti turistici più gettonanti per l’inverno 2015-16 vede ai primi posti il turismo culturale e d’arte, seguito dal turismo fitness e benessere, dall’agriturismo e dal turismo verde in genere, e dal turismo montano, che ritorna nel gruppo dei Top4, sopravanzando termale tradizionale e crociere. In leggera ripresa anche il turismo d’affari e congressuale, dopo diverse stagioni improntate alla negatività, mentre stagnazione ”fisiologica” per il turismo balneare e lacuale. turismo-italia1-marcopolonews

Per gli Italiani che invece faranno una vacanza all’estero le destinazioni che mostreranno la dinamica più interessante saranno, nelle opinioni degli intervistati, non solo quelle di breve-media distanza, localizzate nel Sud e nell’Est Europa, ma anche le mete asiatiche nord-orientali (Cina, Thailandia, ecc.) e il Nord e Centro-Sud America.

Leggero aumento dei flussi verso Europa centrale (Germania, Austria, ecc.) e Nord Europa (Scandinavia, Regno Unito, ecc.), mentre tendenzialmente stabile la domanda diretta verso l’Asia meridionale (Maldive, India, Sri Lanka, ecc.) e l’Oceania. In forte flessione, come nelle ultime stagioni, il Nord Africa ed il Medio Oriente, penalizzati dal fattore sicurezza, a causa degli ultimi attentati terroristici e della recrudescenza dei disordini all’interno di alcuni paesi.

Va comunque sottolineato come l’indagine sia stata condotta prima dei tragici eventi di Parigi e, quindi, non tiene conto dell’eventuale impatto che tali fenomeni potranno avere, nei prossimi mesi, anche sul movimento turistico da e verso il nostro Paese.

di Leonzio Nocente

17 Dicembre 2015