Noleggiare l’auto, gestirne uso e pagare con app Elefast

Locauto-marcopolonewsNoleggio facile dell’auto e rivoluzionario. Niente più code, troppo spesso lunghe, al desk di noleggio ma, soprattutto, gestione in modo digitale del servizio con l’App Elefast attraverso lo smartphone per prenotare, ma anche aprire le portiere, ritirare e riconsegnare l’auto in totale autonomia e, non ultimo, pagare a consumo reale. È la novità, tutta italiana e prima in Europa, lanciata da Locauto, una delle maggiori società di noleggio di veicoli, presente in tutta Italia in 30 punti, in particolare, aeroportuali, con oltre 500 addetti e 13 mila vetture. E di queste inizialmente 2000 connesse all’App Elefast.

Dopo una sperimentazione che ha imposto di affrontare molti aspetti, anche nuovi, non solo tecnici, gestionali e organizzativi ma anche burocratici, come le norme sulla privacy, Locauto Rent in anteprima ha infatti lanciato un’innovazione digitale destinata a rivoluzionare il mondo dell’autonoleggio, Elefast, l’elefante veloce, che fa di Locauto il primo autonoleggio in Europa che consente di prenotare, ritirare e riconsegnare un’auto in modalità full self service digitale, senza bisogno di rivolgersi ad un operatore. E già il suo partner americano Enterprise, un colosso del settore, ha dimostrato il proprio interesse ad adottare questa avanzata piattaforma tecnologica per offrirla agli utenti del vasto mercato statunitense.

Utilizzare Elefast è semplice: basta scaricare l’App Locauto sul proprio dispositivo, iscriversi gratis al servizio e prenotare on line nella stazione di noleggio desiderata un’auto contrassegnata dal marchio Elefast. Poco prima dell’ora di ritiro, l’App comunica al cliente il numero di targa e il modello della vettura assegnata. Una volta giunto nel parcheggio del noleggio, il cliente può aprire con lo smartophone le portiere del veicolo, prendere la chiave che è all’interno e partire. La procedura di riconsegna è del tutto simile a quella di ritiro: sarà l’App a guidare il cliente e, con pochi touch, a permettergli di chiudere le portiere e concludere il noleggio. E la fatturazione è pronta subito e arriva nell’email del cliente poco dopo la chiusura definitiva del nolo.

“Siamo emozionati e orgogliosi di portare per primi questa novità nel mondo dell’autonoleggio italiano ed europeo”, ha detto Mario Tavazza, amministratore delegato di Locauto Rent, “e siamo convinti che si tratti di una vera e propria rivoluzione per il settore. Abbiamo pensato Elefast soprattutto per il target del business travel, dei professionisti e, più in generale, di quella fascia di clientela che viaggia di frequente e ha sempre poco tempo a disposizione. Elefast è anche uno strumento di fidelizzazione per questi clienti, a cui abbiamo riservato sconti sui servizi aggiuntivi. I vantaggi di Elefast sono tanti, a cominciare dalla possibilità per il cliente di pagare solo quello che consuma: in caso di restituzione anticipata dell’auto, infatti, l’App calcola il totale dovuto per i soli giorni usufruiti di noleggio. Un altro vantaggio è la possibilità di non essere legati agli orari di apertura degli uffici di noleggio e poter ritirare e riconsegnare l’auto anche a tarda sera o al mattino presto”, ha aggiunto Tavazza.

Il decollo di Elefast è imminente: l’App Locauto sarà disponibile sull’App Store nei primi giorni di maggio e, a seguire, su Google Play Store. Elefast sarà fruibile da subito negli aeroporti di Torino, Milano Malpensa, Milano Linate, Venezia, Bologna, Roma Fiumicino, Napoli, Bari e Catania. Ma poi verrà esteso a tutti gli uffici aeroportuali di Locauto Rent.

Per offrire al cliente un’ampia scelta, sono state inserite nel programma Elefast oltre 2.000 vetture, tutte on line, con una gamma che va dalle economiche, alle compatte, alle automatiche, fino alle luxury, senza tralasciare le auto ad alimentazione ibrida.

Tavazza non si è sbilanciato, ma ha fatto capire che ci sarà presto l’immissione nel sistema digitale di Locat anche di altri servizi, a partire da quelli turistici e quelli che interessano i molti frequent flayer per lavoro.

di Dario de Marchi

30 Aprile 2016