Olimpiadi 2024: Montezemolo presiede Comitato promotore Roma

Olimpiadi-2024-Roma_marcopolonews copiaIl presidente dell’Alitalia ed ex numero uno della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, presiderà (“a titolo gratuito”) il Comitato promotore per la candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024. Ad annunciarlo è stato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine della Giunta odierna dell’organismo che governo lo sport nazionale. Il vice di Montezemolo sarà il presidente del Comitato Paralimpico, Luca Pancalli, che ha maturato una lunga e solida esperienza nella gestione del settore sportivo.

“Sono pieno di entusiasmo, pieno di positività, sono convinto che la sfida è molto complicata, ma è una sfida che noi saremo in grado di vincere”, ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malago’, al termine della Giunta Nazionale in cui sono state ufficializzate le due nomine. Vice-presidente del Comitato promotore sarà Luca Pancalli “che, a prescindere dal suo ruolo istituzionale del Cip, avrà la responsabilità, l’onore e anche gli oneri di gestire il rapporto con Enti locali e Comune di Roma”, ha aggiunto Malagò rilevando poi che “la scelta di Pancalli è stata frutto di un accordo che avevo preso con il sindaco Marino, perchè volevamo assolutamente che Luca rientrasse come nostro uomo di sport. Utilizzerà questo ruolo da ex assessore ed esordirà già domani nell’incontro per la task force che il Comune sta predisponendo come interlocutore”.

La nuova scelta di portare avanti a livello internazionale la candidatura di Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024, dopo che il Governo Monti non aveva concordato sulla candidatura per un’altra edizione precedente, sta dividendo molto i romani e non solo loro. Restano infatti pendenti troppe questioni, soprattutto giudiziarie, collegate alle opere finite e in particolare non finite per i Mondiali di Nuoto e ai relativi costi. Non solo, ma l’iniziativa della nuova candidatura si è formalizzata proprio mentre nella Capitale la magistratura aveva fatto emergere un inquietante sottobosco di malaffare, definito subito come mafia, sugli appalti delle amministrazioni e dei servizi pubblici locali. Un’ombra lunga che non sarà facile far dissolvere.

 

di Enos Caneva

10 Febbraio 2015