Sigaro Toscano e Amarone d’eccellenza a nozze al Vinitaly

sigaro-vino-marcopolonewsSigaro Toscano e Amarone d’eccellenza a nozze al Vinitaly. Nuovo appuntamento di Manifatture Sigaro Toscano con gli appassionati del sigaro italiano per festeggiare anche quell’acquazzone estivo del 1815, ossia 200 anni fa, che inzuppò casualmente una partita di tabacco lasciata ad essiccare al sole, dando vita al famoso stortignaccolo, entrato poi ufficialmente in commercio nel 1818.

Lo spazio del Club Amici del Toscano è all’esterno, alla fine del Padiglione 5-Veneto. Ogni giorno sono previste novedegustazioni, in cui si rinnova il legame tra lo stortignaccolo e le migliori produzioni vitivinicole. Sessioni di 30/40 minuti guidate dai relatori del Club, ognuna con abbinamenti diversi tra sigaro e cantine selezionate.

Da non perdere le degustazioni con l’Amarone, uno dei vini rossi più pregiati e tra i più conosciuti al mondo. Si assaggeranno i prodotti delle dodici storiche “Famiglie dell’Amarone d’Arte”, ossia Allegrini, Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini e Zenato, aziende che hanno unito il loro patrimonio di tradizione, nobile artigianalità e produzione, dandosi un rigido regolamento per mantenere elevate le caratteristiche del prodotto, salvaguardando uno dei rossi più nobili e armoniosi del Bel Paese, grazie un’arte antica e lontana nei tempi, affinatasi nella Valpolicella.

La partecipazione è gratuita, previa iscrizione al Club. Per prenotare un posto è necessario lasciare il proprio nome al desk e l’orario delle sessioni è dalle 10,00 alle 18,00.

Accanto allo spazio dove si tengono le degustazioni, sarà possibile vedere le sigaraie della Manifattura di Lucca a lavoro. Una dimostrazione di un antico mestiere, sempre emozionante. Tramandato di madre in figlia da quasi due secoli, grazie alla ripetizione degli stessi calibratissimi gesti, frutto di una lunga pratica e meticolosa ricerca della perfezione.

Dal 1815 il Sigaro Toscano è sinonimo di artigianalità e tradizione, conosciuto e apprezzato in più di 40 paesi. Una qualità tutta italiana, grazie al controllo Sigaraia-marcopolonewsdella materia prima e a una ricetta immutata nel tempo, semplice ed efficace: solo tabacco Kentucky naturale al 100% e acqua, fermentazione e stagionatura.

Un bicchiere di vino e un sigaro Toscano, insomma, una immagine del Made in Italy e dello stile italiano così ricercato e apprezzato in tutto il mondo.

Manifatture Sigaro Toscano SpA è nata nel 2006, quando il Gruppo Industriale Maccaferri ha acquisito dalla British American Tobacco Italia il ramo d’azienda che produce e commercializza lo storico marchio sigaro TOSCANO®. La filiera tabacchicola, interamente autoctona, ad oggi conta circa 200 tabacchicoltori tra Toscana, Lazio, Umbria, Campania e Veneto, 1.800 addetti, un centro di raccolta (Foiano della Chiana) e 2 manifatture (Lucca e Cava dei Tirreni). Nel 2013 la società ha chiuso i conti con un fatturato pari a 90 milioni di euro, ha prodotto 178 milioni di sigari (di cui 2 milioni fatti a mano) e ne ha venduti 13 milioni all’estero. Attualmente il sigaro Toscano è distribuito in oltre 40 paesi (Europa, Giappone, Canada, Australia, Israele, Libano, Turchia, Russia, Argentina). Presidente è Aurelio Regina, vicepresidente Gaetano Maccaferri.   

Il Gruppo Industriale Maccaferri fa capo alla holding di famiglia, S.E.C.I., società che dal 1949 opera in diverse aree di business attraverso le sue 7 divisioni Officine Maccaferri (ingegneria ambientale), Manifatture Sigaro Toscano (tabacco), Eridania Sadam (alimentare e agroindustria), Samp (ingegneria meccanica), Seci Real Estate (costruzioni), Seci Energia (energia) e Gnosis (biotecnologie). Il Gruppo, presieduto da Gaetano Maccaferri è presente nel mondo con 57 stabilimenti, ha chiuso il 2013 con un fatturato pari 1.205 milioni di euro.   

Redazione

17 Marzo 2015