A Bologna la Cittadella della Conoscenza

golinelli mpnAiutare i più giovani a conoscere le sfide del mondo e immaginare il loro futuro, un posto dove fare formazione per bambini, ragazzi e studenti ma, ancor prima, un luogo dove si educano gli insegnanti a educare. È questa l’essenza dell’”Opificio Golinelli”, l’ultima creatura della Fondazione Golinelli che ha appena inaugurato la ipertecnologica “Cittadella della Conoscenza” a Bologna.
L’ambizioso progetto è stato realizzato, infatti, grazie al finanziamento di 12 milioni di Golinelli, 95 anni, fondatore e presidente della farmaceutica Alfa Sigma, che ha messo a disposizione anche altri 30 milioni di euro per sostenere altri progetti che guardano ai prossimi decenni, come “Opus 2065”, una serie di iniziative proiettate nei prossimi cinquant’ anni.
La “Cittadella della Conoscenza” si estende su una superficie di 9 mila metri quadrati. I nuovi spazi saranno in grado di accogliere più di 150mila visite l’anno, ospitando spazi e attività destinati a un pubblico che va dai bambini di 18 mesi ai giovani imprenditori. Ci sono spazi per stimolare la creatività, imparare le scienze con la pratica e sperimentare, educare alla cultura dell’impresa. Ci sarà anche spazio per la formazione degli insegnanti, organizzare mostre, convegni e dibattiti, con un obiettivo ambizioso e poco praticato: indagare le connessioni tra le arti e le scienze stimolando il pensiero e la comprensione del mondo.

“Il mio impegno”, ha spiegato Golinelli, “è immaginare il futuro dei giovani in un nuovo mondo sostenibile. La responsabilità sociale si è tradotta nell’obiettivo concreto di ridare alla società parte della fortuna che ho ricevuto: i destinatari sono i giovani, che possono diventare domani cittadini di un mondo globale. La nostra missione etica è orientata all’educazione, alla formazione e alla cultura, per costruire nuovi e più potenti strumenti per preparare i giovani a un futuro imprevedibile”. Da qui, ha aggiunto il presidente della Fondazione Golinelli, “il nostro obiettivo, come la scuola, è quello di aiutare i giovani nella loro creatività, far emergere la passione di essere qui per vivere in un mondo sostenibile. In tutti i giovani c’è sempre un potenziale. È un problema di carattere eminentemente etico, che investe il senso di responsabilità. Con questi principi e con il supporto di quello che le tecnologie oggi possono dare ai nostri giovani, occorre lavorare per creare un mondo sostenibile per i futuri nostri figli”, ha concluso l’imprenditore mecenate.
Da parte sua il linguista Tullio De Mauro, Accademico dei Lincei e già ministro dell’Istruzione, ha sottolineato “la bontà e la forza della scuola italiana, nonostante sia sempre stata vituperata e criticata, bersaglio di ostilità e scarsa stima”. Secondo De Mauro, “è un’istituzione che esiste, nonostante le tante resistenze che ci sono state e continuano a esserci, e questo non è scontato. Poi c’è il fatto che la scuola negli anni ha riportato successi straordinari, mettendo a segno salti di qualità e arrivando a realizzare l’optimum in certi settori, come nella scuola elementare, dove si è raggiunta la massima inclusività”.
All’ inaugurazione della “Cittadella della Conoscenza” ha partecipato un’ampia rappresentanza delle istituzioni, tra cui Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente; i sottosegretari all’istruzione e ai beni culturali Gabriele Toccafondi e Ilaria Borletti; Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna, e Virginio Merola, sindaco di Bologna.

di Patrizia Tonin

5 Ottobre 2015