Degustazione Barolo Fontana Fredda

fontanafredda-barolo-lazzarito-marcopolonewsLo scorso martedì 15 novembre, a Roma, al Ristorante Cocktail Bar Zerosettantacinque a Roma, la verticale di Barolo di Fontana Fredda, guidata da Luca Martini, già miglior sommelier del mondo, coinvolgendo gli appassionati presenti attraverso metafore, tra tecnicismi e filosofia, musica e colori, uomo e natura.

Un viaggio sensoriale attraverso quattro annate: 1999, 2000, 2001, 2004, descritto da Martini in quattro personalità, quattro strumenti musicali, quattro forme geometriche al palato.                                                                                                                                                      Il vino è vivo e il tempo ne condiziona le proprietà organolettiche, modificando colori, sentori e gusto.

Con il “re dei vini“, il Barolo, non ci sono compromessi, il lungo affinamento, prima in legno, e poi in bottiglia, e la strada per raggiungere l’eccellenza.

Nel cuore del Piemonte tra le straordinarie colline delle Langhe, sorge la splendida tenuta di Fontana Fredda, un tempo appartenente a Re Vittorio Emanuele II, una delle più antiche cantine italiane che vanta anni di storia, unisce tradizioni e sapienze antiche, con un approccio moderno e rispettoso della natura.

Il Barolo è uno dei vini italiani piú pregiati, una vera espressione del territorio e della sua perfetta integrazione con l’ambiente pedoclimatico,  ottenuto dal nebbiolo in purezza, uva di altissima qualità per diversi aspetti, ma soprattutto per la completezza di tutte le caratteristiche, in buon equilibrio tra colore, corpo, acidità, aromi persistenti e volatili, robustezza alcolica.                               Lazzarito é uno dei “cru” più importanti del comune di Serralunga d’Alba.

La degustazione inizia con l’assaggio del Barolo del 99, elegante, di notevole struttura e complessità, al gusto si presenta con una trama di tannini fitti e densi che donano al vino persistenza e armonia, per concludersi con il giovane 2004, un po’ scontroso, ma con grande capacità di maturare e migliorare negli anni.

Le annate di mezzo si differenziano per la presenza della componente acida e tannini meno imponenti, tutte sono accomunate da sentori di prugna matura, di frutta di sottobosco che ben si legano a sentori speziati e tostati, liquirizia, pepe, caffè, cacao e tabacco, dettati dell’evoluzione. Sono vini longevi, la complessità al naso, all’olfatto e al gusto anticipano una particolare attitudine all’invecchiamento.

Fontana Fredda si afferma come una delle eccellenze vitivinicole piemontese, in continua ricerca e sperimentazione, perfezionando ciò che la natura e la storia hanno loro tramandato.

di Gerardina Rendina

 21 Novembre 2016