I consigli di Fuoriporta: fettuccine ai porcini, carpa in porchetta e “sciusciello”

carpa-in-porchetta-marcopolonewsLe fettuccine ai funghi porcini di Casaprota, la cucina umbro-toscana da gustare nelle taverne di Città della Pieve e lo “sciusciello” di Pellezzano: Ferragosto è alle porte e dal Lazio all’Umbria, passando per la Campania, i borghi italiani aprono le porte per celebrare le proprie antiche tradizioni e le proprie ricette più rappresentative.

Il 12 e 13 agosto torna a Casaprota (Rieti) l’appuntamento con la sagra delle fettuccine ai funghi porcini, un piatto tipico della cultura contadina che da queste parti viene realizzato con materie prime rigorosamente del posto: i gustosi funghi porcini che crescono abbondanti sui Monti Sabini e l’olio dal colore giallo dorato con leggeri toni di verde, l’ingrediente che sublima il gusto delle fettuccine fatte in casa; un prodotto dal sapore intenso e aromatico che era conosciuto e apprezzato già dagli antichi Romani. Lo stand gastronomico aprirà alle 19 e, dopo le fettuccine, i più golosi potranno assaggiare la carne condita con i funghi ed altre gustose tipicità locali, mentre ogni serata si concluderà all’insegna dell’allegria con spettacoli musicali dal vivo.

Spostandosi in provincia di Perugia, ecco che gli gnocchi al sugo del Priore, i tagliolini con le uova di carpa del Trasimeno, la carpa in porchetta, i pici, i fegatelli, il cinghiale allo “spito” e le lumache al pizzico, sono solo alcune delle delizie che ogni sera si potranno gustare nelle taverne di Città della Pieve, dove fino al 21 agosto si tornerà indietro nel tempo con il suggestivo Palio dei Terzieri. Tra rievocazioni, cortei storici, feste in armi, spettacoli di palio-terzieri-marcopolonewsstrada, giocolieri, nelle vie della splendida cittadina si potranno rivivere le caratteristiche atmosfere del Rinascimento, il tutto animato dalla rivalità i Terzieri Borgo Dentro, Castello e Casalino. L’obiettivo sarà la conquista dell’ambito Palio, uno splendido arazzo dipinto dal maestro pievese Antonio Marroni, che il 15 agosto sarà riconsegnato dal Terziere Casalino – vincitore dell’ultima edizione – nelle mani del Podestà di Castel della Pieve, per essere gelosamente conservato nella sede comunale da cui uscirà l’ultimo giorno della manifestazione.

I giorni di Ferragosto a Pellezzano, grazioso paese collinare in provincia di Salerno, fanno invece rima con “sciusciello”, l’antico pane del borgo che si ottiene da un impasto di farina, acqua e sale, spianato sottile e poggiato su pietre calde. E “fa rima” non è una frase scelta a caso, perché il nome di questa piccola delizia deriva proprio dal termine dialettale “sciuscio” (soffio); durante la cottura l’impasto, spianato nel forno, subisce un rapido rigonfiamento dovuto ai gas che si producono internamente fino a decomprimersi in una micro-esplosione che li lascia fuoriuscire: questo fenomeno produce un soffio, appunto “o’ sciuscio”. Fino al 16 agosto, otre alle degustazioni, non mancherà un ricco programma di eventi con balli popolari, spettacoli di sbandieratori e musici e manifestazioni folcloristiche che illumineranno le serate estive.

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Redazione

11 Agosto 2016