L’azienda vitivinicola veronese Allegrini è la Cantina dell’Anno. L’ha proclamata la 29.a edizione della “Guida del Gambero Rosso 2016 dei Vini d’Italia”, uno dei premi più prestigiosi nel panorama enologico di un Paese che si pone ormai al primo posto nel mondo per la produzione di vino di qualità. La consegna dell’ambito riconoscimento è stata fatta all’Auditorium del Massimo, a Roma, in una festosa cornice che ha visto presenti i migliori produttori italiani di vino e i loro collaboratori, che hanno festeggiato con un lungo applauso i fratelli Marilisa e Franco Allegrini.

I fratelli Marilisa e Franco Allegrini a Negrar, nella Valpolicella, hanno saputo portare l’azienda fondata dal papà Giovanni ad essere una delle punte di diamante dell’enologia nazionale, sviluppandosi ben oltre i confini regionali, anzi nazionali, e al tempo stesso rimanendo fortemente legati al territorio d’origine, la Valpolicella, una zona che sembra creata da Dio apposta per produrre vini di eccellenza, a partire dall’Amarone. Per questa ragione Allegrini si è aggiudicata il prestigioso “Premio Cantina dell’Anno”. Sono più di cento i loro ettari di vigneto in Valpolicella, distribuiti lungo i pendii meglio esposti della denominazione, rifuggendo dai fondovalle e, anzi, inseguendo la freschezza che solo l’alta collina può donare, per una produzione solida e di grande integrità. Sontuosa la prova dell’Amarone, sempre uno dei più convincenti della denominazione, incorniciato da Gambero Rosso con Tre Bicchieri.

Nel ritirare il premio, Marilisa Allegrini, nota nel mondo come “la Signora dell’Amarone”, ha sottolineato che “il riconoscimento
è un momento veramente importante e vorrei dedicarlo alle dodici Famiglie dell’Amarone d’Arte, ossia (oltre alla stessa Allegrini – ndr) Begali, Brigaldara, Guerrieri Rizzardi, Masi, Musella, Speri, Tedeschi, Tenuta Sant’Antonio, Tommasi, Venturini, Zenato. Ci siamo messi assieme per andare in giro per il mondo per parlare, far conoscere ed apprezzare l’Amarone, perla dell’enologia italiana”, ha detto condividendo così questa prestigiosa gratificazione.

La presentazione della “Guida del Gambero Rosso 2016 dei Vini d’Italia” ha consentito di consegnare premi a ben 421 grandi vini italiani. La Stella segnala quelle aziende che hanno ottenuto più di dieci Tre Bicchieri nella loro carriera. Ai vertici di questa speciale classifica c’è Angelo Gaya con cinque stelle; Ca’ del Bosco con quattro; poi a tre ecco Allegrini, appunto “Cantina dell’Anno 2016“; Elio Altare, La Spinetta, Valentini, Castello di Fonterutoli. I Tre Bicchieri di Gambero Rosso sono ormai un simbolo d’eccellenza di riconosciuto a livello internazionale.

La “Guida del Gambero Rosso 2016 dei Vini d’Italia” contiene informazioni su 2.400 produttori, 22 mila vini ed è costellata da 421 Tre Bicchieri, 83 Bicchieri Verdi, 111 Tre Bicchieri sotto i 15 euro. Oltre che in italiano, la Guida da anni viene tradotta e pubblicata in inglese, tedesco, cinese e giapponese per un totale di oltre 500 mila copie diffuse nel mondo. Sulla scia dell’apprezzamento internazionale della sua severa selezione, Gambero Rosso ogni anno realizza con i migliori produttori italiani oltre 30 eventi internazionali in ogni continente a supporto dell’export vinicolo italiano. Negli ultimi dieci anni oltre 400 mila persone hanno partecipato ai tasting del Gambero Rosso da Mosca a Vancouver, da Rio de Janeiro e Pechino e Tokyo, da Istanbul a Sydney.

Con la presentazione della 29.ma edizione della “Guida del Gambero Rosso 2016 dei Vini d’Italia”, l’organizzazione presieduta da Paolo Cuccia entra così ufficialmente nel suo trentesimo anno di vita, l’anno che segna il suo debutto in borsa per poter consentire una maggior crescita. Quotazione che la fa essere l’unica del suo settore al mondo ad essere tratta nel mercato azionario.
Pubblicata per la prima volta nel 1988, la “Guida del Gambero Rosso 2016 dei Vini d’Italia” è così rapidamente divenuta il riferimento internazionale per la quotazione e la valutazione dei migliori vini italiani. È realizzata da una straordinaria equipe di degustatori, con in testa Marco Sabelli, Eleonora Guerini, Gianni Fabrizio e Giuseppe Carrus, affiancati da oltre 60 collaboratori, che ogni anno girano in lungo e in largo l’Italia degustando in maniera rigorosamente anonima oltre 45 mila etichette. Per ogni azienda viene redatta una scheda (interamente riscritta ogni anno) con tutte le notizie importanti sul produttore e lo stile dei suoi vini, le note di degustazione delle sue etichette più importanti e, infine, la valutazione di ogni vino con il classico sistema del Gambero Rosso: i vini buoni nella loro categoria, Due Bicchieri vanno ai vini da molto buoni a ottimi e i prestigiosi Tre Bicchieri, il simbolo dell’ eccellenza, ai vini che hanno superato in un ultimo rigorosissimo test da parte dei tre
curatori, le degustazioni finali.

Insomma, è la Bibbia del vino italiano con 22 mila prodotti recensiti, frutto del lavoro di 2400 cantine. E di ognuno dei produttori selezionati ci sono pure indirizzi e contatti, dimensioni aziendali (ettari vitati e bottiglie prodotte), tipo di viticoltura (convenzionale, biologica, e biodinamica o naturale), informazioni per visitare e acquistare direttamente in azienda, sono solo alcune delle indicazioni che s’intrecciano con le storie dei territori, dei vini, degli stili e dei vignaioli. Un dato molto interessante è che un centinaio circa dei vini premiati è prodotto da aziende che hanno un’estensione pari o inferiore ai 10 ettari di vigneto.
“Guida del Gambero Rosso 2016 dei Vini d’Italia” – 1024 pagine – 30.00 €

di Dario de Marchi

17 Ottobre 2015