Vino: nasce l’associazione Donne della Vite

donne-della-vite-marcopolonewsE’ nata una Associazione che riunisce agronome, enologhe, giornaliste, comunicatrici, ricercatrici, analiste, ristoratrici, sommelier, e creative: sono le “Donne della Vite”.

Valeria Fasoli è il presidente e Clementina Palese la vice, con loro Laura Passera, Alessandra Biondi, Costanza Fregoni, Lorena Troccoli e Giulia Tamai. Hanno in comune l’amore e la passione per la vite.

Scopo principale dell’Associazione “Donne della Vite”, è creare un punto di riferimento e un’occasione di aggregazione per le donne che operano nel mondo vitivinicolo, per una condivisione dei propri progetti e per attuare una valorizzazione del loro ruolo in un settore dove le “quote rosa” ancora non sono ampiamente valorizzate.

Hanno in programma molte attività culturali, formative e di divulgazione, la costruzione di una rete in cui condividere le proprie conoscenze, esperienze professionali, risultati delle loro ricerche. L’attenzione al territorio e al paesaggio, come bene comune che il mondo vitivinicolo è chiamato a conservare e sostenere con pratiche etiche e sostenibili, sarà uno dei primi temi che le Donne della Vite affronteranno nelle loro attività.

“All’inizio non avevo le idee chiare – racconta Valeria Fasoli – ma la necessità e il desiderio di far emergere nella mia professionalità anche gli aspetti che rischiavano di restare sommersi e che rispecchiano valori per me fondamentali come etica, estetica e bellezza nei luoghi, nelle persone, nelle cose di tutti i giorni. Poi ho incontrato compagne di viaggio con esperienze, competenze, nonché punti di vista differenti e il mio sogno è diventato realtà e l’idea iniziale si è concretizzata grazie alla forza del gruppo. Ora il filo conduttore è il desiderio di creare lo spazio e la cultura per un sistema di valori nei quali crediamo sia possibile collocare agricoltura e vitivinicoltura in particolare. È questo il “nuovo luogo”, in cui principi e regole sono diversi, nel quale nel nostro manifesto invitiamo donne e uomini ad entrare”.

di Eleonora Albertoni

13 Gennaio 2016