La tutela del Made in Italy passa dall’Unione Europea

made-in-italy-ue-marcopolonews5 agosto 2014

a Commissione dell’Unione Europea ha lanciato una consultazione agli Stati membri per raccogliere le varie posizioni riguardo l’estensione dell’Indicazione geografica protetta (Igp) ai prodotti non agricoli, come il marmo di Carrara o il tartan scozzese, e preservare così il vasto patrimonio europeo e tutelare il Made in Italy.

 

La proposta della Commissione si fonda sulla convinzione che attualmente i consumatori cerchino il modo di identificare prodotti autentici, originali, e si aspettano che la qualità e le caratteristiche specifiche descritte, corrispondano alla realtà. L’Igp identifica la provenienza geografica dei prodotti, richiamando la particolaritàlegata a quella località, l’olio toscano, il radicchio trevigiano e il prosciutto di Parma sono solo alcuni esempi. Ma i prodotti tipici di un luogo, non agricoli, come ceramiche, marmo, coltelli, scarpe, tappeti, strumenti musicali, ad oggi non hanno protezione riconosciuta a livello europeo, ma solo nazionale. Il nuovo inquadramento proposto renderebbe possibile la tutela di tutto il Made in Italy e non solo di quello agroalimentare.

 

L’ampliamento ai prodotti non agricoli è stata apprezzata nel nostro paese, cosa prevedibile dato l’enorme patrimonio artistico ed artigianale che possediamo. Tra i primi prodotti pronti a candidarsi per ottenere la certificazione troviamo il Vetro di Murano. Il Vetro di Murano oltre ad essere una delle massime espressioni dell’artigianato artistico Made in Italy, porta con se una storia secolare. I mastri vetrai si trovano a Murano e vi coltivano la loro arte dal XIII secolo, quando la Repubblica di Venezia, decise di far trasferire le vetrerie sull’omonima isola per evitare gli incendi che spesso erano causati dai forni.

Si è dimostrato molto favorevole in questo senso anche il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che ha dichiarato: “Avanti tutta! Sono assolutamente favorevole alla proposta della Commissione Europea di estendere l’Igp anche ai prodotti non agroalimentari e tutelare così anche il vetro di Murano, una produzione basata sull’artigianalitàe la creazione artistica, troppo spesso soggetta a copie e imitazioni che ne danneggiano l’immagine e ingannano il consumatore”.

(di Andrea Marchi)