Il vino, l’altra faccia della medaglia del cibo

tiziana-stefanelli-marcopolonewsIl vino, l’altra faccia della medaglia del cibo. Un elemento essenziale per qualificare un piatto al meglio e dare il giusto bilanciamento alle sensazioni che una pietanza può fornire. Tiziana Stefanelli, dalle sale di tribunale alle più fantasiose sale di cucina. La vittoria alla seconda edizione di Masterchef Italia, poi il coronamento di un sogno con l’apertura del suo ristorante, Nest, nel cuore della Capitale.

Intervista a Tiziana Stefanelli

Quando nasce la sua passione per la cucina?

La cucina è una passione che mi porto dietro da quando ero bambina e osservavo mia nonna Nella che preparava i suoi straordinari manicaretti. Passavo ore a guardarla muoversi tra le padelle e i fornelli tentando sin da allora di carpire il segreto delle sue fantastiche polpette di melanzane che, non a caso, ho inserito nel menù del mio ristorante Nest. Da nonna, che era della provincia di Cosenza, ho anche imparato i profumi del Sud Italia e l’emozione per la tavola, che nel Mezzogiorno rappresenta un fondamentale elemento di convivialità e condivisione. La mia cucina parte dunque da lontano e oggi posso dire che mi descrive molto. Ci sono i sapori dei miei viaggi e delle mie esperienze in Italia e all’estero, ad esempio i colori e i profumi delle spezie dell’India, Paese dove ho vissuto alcuni anni. Certo la mia non è una cucina fusion o etnica, ma il tanto girare mi ha arricchito. In fondo la vittoria a Masterchef non ha fatto altro che rinnovare in me la passione per i fornelli e così, dopo tanti anni passati nelle aule di tribunale, ho deciso di dedicarmi in maniera altrettanto professionale alla cucina, che rappresenta indubbiamente il mio grande amore.

Conciliare il mestiere di avvocato con la sua passione per la cucina, che nel frattempo è diventata anche un po’ il suo mestiere, non deve essere facile. Come ci riesce?

Ovviamente coniugare il mestiere di mamma, di avvocato e di chef, ma anche di giudice a “La Prova del Cuoco” e di testimonial di alcune aziende non è semplice e ci vuole grande organizzazione e capacità di delegare, il tutto condito con un pizzico d’incoscienza. Mi spiace solo sottrarre un po’ di tempo a mia figlia Matilde, ma lei ha compreso ed è felice: è la nostra cliente più assidua! Dopo l’esperienza negli studi di Masterchef ho pensato più volte di aprire un mio ristorante, ho fatto decine di business plan ma li ho sempre rimessi nel cassetto. Fino a quando, l’estate scorsa, durante un pranzo con mio marito Paolo Girasole e due cari amici, David Nebiolo e Paolo Dallorso, mi sono convinta a fare il grande salto. In quel momento è nato Nest. Insieme all’architetto Dario Venturini abbiamo individuato il concept e strada facendo abbiamo incontrato importanti compagni di viaggio quali Green Network, Electrolux Professional, Pentole Agnelli e Ittielle, che hanno creduto nel nostro progetto. Oggi trascorro la mia giornata tra i fornelli insieme alla mia splendida brigata di cucina che ho selezionato personalmente: sono molto felice e mi sento realizzata. Nest è il mio “nido”, il luogo dove riesco ad esprimere al meglio la mia fantasia, inebriata dalla passione che mi spinge a non sentire la stanchezza e a superare i miei limiti. Abbiamo deciso di puntare tutto sulla qualità delle materie prime, su una creatività saldamente ancorata nella tradizione e sulla presentazione dei piatti, studiata per gratificare anche la vista.

Lei si è sempre interessata anche all’abbinamento cibo-vino, elemento imprescindibile per la riuscita di un’ottima cena. Quali le caratteristiche della vostra enoteca?

Il vino rappresenta l’altra faccia della medaglia del cibo, un elemento essenziale per qualificare un piatto al meglio e dare il giusto bilanciamento alle sensazioni che una pietanza può fornire. Insomma, noi siamo convinti che cibo e vino siano l’uno al servizio dell’altro. Per questo mentre studiavo i menù da proporre al Nest mi sono impegnata in maniera altrettanto determinata ad organizzare la nostra bella cantina e a mettere a punto la carta dei tiziana-stefanelli1-marcopolonewsvini. Oggi, tra bianchi, rossi e bollicine, abbiamo circa centocinquanta referenze – almeno un paio per ogni regione – che a nostro avviso rappresentano bene la straordinaria varietà e qualità del vino italiano. Abbiamo tra l’altro fatto una scelta ben precisa: a parte una selezione di grandi champagne francesi, al Nest si beve solo italiano. Non è stata una decisione settaria o sciovinista la nostra, ma solo un modo per ribadire che il nostro vino non teme alcun confronto. Grazie all’amicizia con Matteo e Camilla Lunelli abbiamo anche pensato di valorizzare al meglio le bollicine italiane, avviando una proficua collaborazione con Cantine Ferrari.

Diventare improvvisamente famosa ha danneggiato in qualche modo la sua credibilità professionale?

Tutt’altro. Certo non posso nascondere che all’inizio il pensiero mi aveva sfiorato, ma col tempo ho capito che questa improvvisa popolarità avrebbe portato benefici anche alla mia attività professionale. Infatti, nonostante il periodo di crisi, i clienti dello Studio Stefanelli & Partners sono aumentati e abbiamo ulteriormente fidelizzato quelli che già avevamo. Forse vedere il loro avvocato essere capace di affermarsi anche in un altro settore ha avuto un peso.

Tiziana Stefanelli nasce a Roma nel 1970 da mamma calabrese e padre pugliese. È parte integrate della sua cultura l’attenzione per il cibo, le cose genuine, la convivialità e lo stare assieme. Comincia a cucinare sin da bambina sotto la guida sapiente di nonna Nella e da allora l’amore per i fornelli è rimasto un tratto distintivo della sua vita. La vittoria nella seconda edizione di Masterchef Italia segna un punto di svolta: comincia il cammino da cuoca amatoriale a chef professionista. Negli anni frequenta infatti numerosi corsi professionali di chef “stellate” e ottiene attestati di grande prestigio. Il ristorante Nest rappresenta il coronamento di un sogno che insieme ad alcuni amici ha perseguito con determinazione e volontà. Tiziana ha frequentato gli studi classici e conseguito la laurea in Giurisprudenza. Nonostante fosse avvocato di prima generazione ha avviato con successo un proprio studio legale – che oggi conta 12 colleghi – al quale ha associato i suoi collaboratori più anziani quando, durante un periodo trascorso in India, la sua presenza in Italia è stata meno costante. Lo studio legale Stefanelli & Partners è una realtà in continua crescita alla quale Tiziana dedica con determinazionee impegno parte del suo tempo insieme all’attività di chef di Nest.

di Patrizia Marin

17 Aprile 2016